lunedì, maggio 15, 2006

MILANO, ITALIA?


Ultimamente mi e' capitato di ripercorrere con la memoria alcuni posti che frequentavo anni addietro.
Il sottoscritto "è nato" in quel quartiere a nord di Milano chiamato Affori, niente di speciale ma nemmeno il peggiore quartiere di Milano.
In quel quartiere vivono ancora i miei genitori e quindi ci bazzico spesso.
Nel corso degli anni ho visto che, purtroppo, molte cose stavano cambiando, i vecchi negozi chiudevano e i visi conosciuti sparivano lasciando spazio a facce anonime..
Questa tendenza si e' diffusa a macchia di leopardo in tutta la citta', facendo diventare i quartieri sempre piu' delle roccaforti di questa o di quella etnia. Qualche esempio?
La zona nord, Maciachini/Jenner sembra un quartiere della Mecca, Paolo Sarpi sembra un sobborgo di Pechino, la zona Ripamonti ormai sembra un angolo dell'est Europa, non parliamo poi della zona Loreto/v.le Monza/via Padova/stazione centrale che invece ospita varie etnie, da nordafricani a sudamericani.
Sono convinto che tutti debbano poter avere un posto dove vivere, ma credo che in Italia e a Milano in particolare, si stia esagerando. Non vorrei essere il profeta in patria ma sta succedendo quello che e' successo negli Stati Uniti.
Quello che vedo e' il formarsi di bande piu' o meno giovanili che si contendono il territorio, Quello che vedo e' che ci sono sempre piu' crimini ai danni dei cittadini e che poco o nulla viene fatto per difenderci, inoltre sono quasi sempre i criminali ad essere tutelati e quasi mai i cittadini stessi; e' di pochi giorni addietro la notizia che i due gioiellieri di via Ripamonti sono stati condannati a 10 anni perche' hanno sparato, uccidendolo, a un rapinatore che armato di una mazza ferrata ha sfondato la vetrina e li aveva minacciati per derubarli.
Naturalmente non si puo' fornire un poliziotto o un carabiniere personale pero' credo che la sicurezza sia un diritto di tutti.
Tutti, ormai, ci siamo resi conto che l'Italia sara' sempre piu' un paese multietnico ma questo non deve assolutamente essere la giustificazione che permette a chiunque di entrare nel nostro paese a fare cose illegali.
E che caspita abbiamo gia' i nostri di criminali da difendere, non ci servono anche quelli di importazione, altrimenti dovremo far promulgare una legge per tutelare i criminali precari senza reddito fisso. Cribbio.

Ambrogio Brambilla Fumagalli
Articolo tratto dalla Newsletter di Progettoprometeo.org

1 commento:

Anonimo ha detto...

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