lunedì, novembre 27, 2006

Arrivederci Panto!

Senso civico



Quante parole, quanta approvazione o disapprovazione in questo periodo di finanziaria: ognuno di noi con tante cose da esprimere a riguardo. Cerco di ascoltare le tante voci che si levano, ma spesso torno sempre ad una considerazione iniziale amara: il quasi estinto senso civico di gran parte del popolo italiano. Eppure i nostri genitori (che non sono preistoria, visto che parlo di coloro che oggi hanno circa settanta-ottanta anni) ne avevano in abbondanza: dov’è finito? Nessuno nega l’attrattiva di comportamenti individualisti, nessuno nega l’attrattiva del denaro, del potere, ma pur “concedendo” qualcosa a tutto ciò, sento che manca ancora della sostanza. Tutti che giustificano il proprio comportamento “incivile” attraverso quello - a loro dire - “più incivile” degli altri, che si tratti del signore della porta accanto, del panettiere, dell’impiegato pubblico o del politico, non fa differenza. Doveri e diritti non vanno di pari passo: intanto dammi il mio diritto, poi sul dovere se ne parlerà. O, per girare la frittata dal punto di vista di chi è preposto a erogare diritti al/del cittadino: prima adempi al tuo dovere, poi io ti concederò i tuoi diritti. Sta di fatto che tutti pospongono i doveri ai diritti.
Grandi riforme della scuola, con le famose tre “I”: nessuno nega l’importanza delle tre “I”, ma io ricordo di aver studiato - alle elementari se non erro - educazione civica. Siamo sicuri che non sia il caso di andare a ripescare qualche buono spunto dalle nostre “vecchie” scuole, invece di lasciarsi prendere solo da “innovative” lettere dell’alfabeto? O dobbiamo affidarci unicamente a quegli insegnanti che, nonostante tutto, amano il proprio lavoro e cercano di trasmettere anche senso civico ed altri valori oltre alle tre “I”? Mi sembra addirittura di aver capito che nei programmi delle superiori, a parte le scuole di indirizzo, è stato tolto l’insegnamento del diritto: lo trovo semplicemente assurdo e masochista per uno Stato.

L. Valenti - articolo tratto dal sito www.progettoprometeo.org

sabato, novembre 25, 2006

Il Nuovo calendario-book Eredi Querin 2007






Quest'anno come lo scorso l'azienda di Servizi Funebri Eredi Querin di San Vito al Tagliamento (Pordenone) ha voluto riproporre l'omaggio del piccolo calendario da tavolo simpatico e allegro, che ha riscosso tanto successo anche negli anni passati.
Guidata dalla personalità giovane e professionale di Ivano Querin, l'azienda si è aperta alle proposte creative dell’agenzia di pubblicitaria Eclettika.
Ivano è un ragazzo dinamico, propositivo e impegnato nel suo lavoro a tutto campo.
È consigliere attivo e presente della FENIOF che annovera fra i suoi membri il meglio della imprenditoria funeraria italiana. E' marito e padre di tre figli, uomo colto e attento alle esigenze della clientela, mette a proprio agio con il suo sguardo simpatico è un sopracciglio importante che ricorda un pò quello del cantautore Elio e le storie Tese. Autoironico e moderno con il calendario-book 2007 "Quippy e la sindrome cinese" è già il quarto anno che si cimenta in questa strada comunicativa originale e dal messaggio forte. Nel 2006 l'ironia ha caratterizzato il calendario Eredi Querin a vignette "Istruzioni per ridere 2006"; Nel 2005 e 2004 è diventato il calendario Eredi Querin "Istruzioni per vivere", accompagnato da una campagna di comunicazione ad-hoc sul Gazzettino sui problemi come: fumo, alcol, droga, incidenti domestici - stradali - sul lavoro.
La campagna metteva in guardia giovani e meno giovani dai rischi di morte certa, come a dire: - non ci tengo a fare il tuo funerale quindi sii prudente! A dimostrare che l'imprenditore illuminato può usare la comunicazione sociale non solo come strategia pubblicitaria ma anche come servizio al pubblico.
E in questo Ivano Querin è stato davvero un pioniere. Per il 2007 ha scelto un simpatico racconto ideato dall’agenzia Eclettika creative store room dal creativo Fabio Persi, col contributo del fumettista Federico Cecchin e dalla script wrinter (testi) Teresa Manicardi. Protagonista della storia, suddivisa nelle 52 settimane dell'anno, è il pipistrellino Quippi di professione becchino.
Un messaggio dalla doppia morale: - il becchino come mestiere importante e dignitoso ... - La felicità come meta raggiungibile nella nostra vita quotidiana.... Una tiratura limitata (solo 500 pezzi) per un nuova idea, un calendario-book dalla grafica accattivante e dal segno forte che non passerà certo inosservato e che fa emergere la realtà di Eredi Querin dalla numerosa concorrenza, con un tocco di ironia e di classe in più.

mercoledì, novembre 22, 2006

Italian Blogs for Darfur




Avete mai sentito parlare del DARFUR?

È un’area grande quasi due volte l'Italia e situata nella parte occidentale del Sudan, stato dell'Africa centro-orientale e delimitata da Ciad, Egitto, Etiopia, Libia, Repubblica Democratica del Congo, Uganda, Repubblica Centroafricana e Kenia, ed è in corso un violentissimo conflitto interno fra gruppi armati locali e milizie filo-governative.
Il genocidio Darfur è iniziato quando le aziende petrolifere Francesi misero il naso in un’area che praticamente galleggia nel petrolio. Nessuna guerra etnica o religiosa “semplicemente” una guerra di interesse.

In Darfur si consuma lentamente la distruzione umana senza che il mondo se ne accorga. Ma si, che ce ne frega di quei poveracci, noi adesso dobbiamo pensare ai problemi della finanziaria, all’abbonamento di 11 euro di SKY, al calcio oramai corrotto, alla fiera del lusso, ad Adriano Celentano e il suo ultimo libro, al matrimonio di Tom Cruise….

Le stime dei morti in Darfur vanno da 50.000 ai 450.000 e non è concepibile.
Secondo la maggior parte delle associazioni non governative comunque il numero si aggirerebbe sulle 400.000 unità.
Per questo vorrei che ognuno di noi riflettesse e riservasse un posto nel suo cuore a questo conflitto che dura ormai da molti anni.
Vorrei che i media parlassero di DARFUR come quando parlano dei reality, in modo da espandere la notizia a tutti senza risparmiare nessuno.
Vorrei che si diffondesse e risuonasse più di una pubblicità di un telefonino, più di nuovo orologio e di una nuova macchina, mi piacerebbe che Darfur potesse essere l’esempio per combattere l’ignoranza del mondo.

Per questo ci uniamo all’appello di Italian Blog for Darfur (http://www.itablogs4darfur.blogspot.com) affinché questo spaventoso disastro non venga ignorato dai mass media come è successo fino a oggi, per questo faccio appello ai lettori più sensibili affinché aderiscano alla campagna di Italian Blog for Darfur e firmino la petizione on-line per una maggiore visibilità di questa tragedia. Perché non succeda più che un parlamentare della Repubblica Italiana non sappia dove anzi cosa sia il Darfur, di questo le “Iene” sono state interpreti esemplari.

martedì, novembre 14, 2006

lunedì, novembre 13, 2006

BOOM: E LA COPPIA SCOPPIA!

BOOM: E LA COPPIA SCOPPIA!
Ogni 4 minuti in Italia una coppia scoppia! I divorzi sono aumentati del 68 %! L'ultimo rapporto Eures rivela che, soprattutto al Sud, c'e' sempre più la tendenza a convivere anzichè sposarsi, chi si sposa sceglie la Chiesa e un matrimonio classico spendendo un patrimonio ma solo 1 unione su tre resiste!
L'indagine rivela anche un aumento di matrimoni civili, seconde nozze e mogli straniere ma il dato allarmante è il numero totale dei matrimoni che e' calato di 1/3 (passando da 373.784 unioni nel 1975 a 250.974 nel 2005). Nel 2004 si contano addirittura 128 mila separazioni e divorzi con la media di 352 sentenze al giorno! La crisi non arriva più al settimo anno ma già intorno al terzo-quinto anno di matrimonio. ..Beh considerando gli anni di convivenza pre-matrimoniale si tratta comunque più o meno del settimo anno. Pare siano le donne le prime a rivolgersi ad un avvocato divorzista. I motivi?
Molti, alcuni dei quali vecchi come il mondo, le scappatelle di mariti infedeli che si giustificano con la classica frase: "davvero cara...lei per me non conta niente, è te che amo! " Di fronte a questo le nostre nonne ci avrebbero messo la classica pietra sopra e avrebbero perdonato...Le donne di oggi, emancipate e indipendenti economicamente dicono no!
E danno un taglio definitivo al rapporto.... Ma non sono solo gli uomini a tradire ovviamente, proprio in virtù di quella indipendenza tanto agognata molte donne decidono di "farsi" l'amante.
Per gridare una parità a tutto campo. Una parità di difetti non certo di pregi.
Molti uomini non lo accettano e "impazziscono" lo denuncia l'escalation di omicidi ai danni di donne da parte di ex-conviventi, registrata negli ultimi anni.
Attente donne...fisicamente siamo ancora il sesso debole. In un mondo che cambia e dove tutto è"mobile" anche il matrimonio sembra diventare solo una fase della vita, da ripetersi anche più volte nell'arco dell'esistenza. Una labilità di sentimenti imputabile forse ad una crisi di valori e ad una superficialità nella scelta del partner.
Molti pensano di cambiare vita cambiando compagno/a ma loro rimangono sempre uguali e alla fine si stufano ancora.
Ho riflettuto ripensando ai festeggiamenti per le recenti Nozze d'Oro (50 anni di matrimonio) dei miei genitori.
A gran richiesta il loro consiglio per una lunga e felice vita insieme con sei figli da sfamare è stato: "Sopportatevi , sopportatevi e sopportatevi"...e per le donne da parte di mia madre: "imparate a cucinare!"..qualche giovane moglie dal fondo del ristorante ha risposo: "Viva la Bo-Frost e i Surgelati!"... che a parte gli scherzi sono davvero un bell'aiuto per una donna che lavora....ma anche un marito che dà una mano in casa e collabora è un bell'asso nella manica (visto che ne possiedo uno me ne vanto un pò..). Ma forse è proprio in quel consiglio di due sposi d'altri tempi che oggi ridono con gli occhi e con le labbra che sta il segreto della felicità di coppia: "sopportatevi" e "perdonatevi" ogni giorno.
Anche per questo però ci vogliono anni di allenamento e di pazienza.
Chi vuole tutto e subito dice: no, grazie.

© Teresa Manicardi

martedì, novembre 07, 2006

lunedì, novembre 06, 2006

SICURI SI...MA CON RISERVA

Qualche giorno fa il sito dell'Enac (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) ha pubblicato un Informativa per i Passeggeri, con le Nuove Regole di Sicurezza negli Aeroporti dell'Unione Europea in linea con le leggi sulla sicurezza internazionale negli aeroporti che entrerà in vigore dal 6 novembre 2006 anche in Norvegia, Islanda, Svizzera.
Le nuove regole sono riportate sul sito internet dell'Enac (www.enac-italia.it).
Essendo una novità anche per chi si occupa di aeroporti è una questione che avrà ulteriori sviluppi e perfezionamenti.
Ma non ho potuto fare a meno di notare alcune stranezze. Vediamo nel dettaglio l'elenco dei prodotti che ognuno di noi non potrà d'ora in poi portare con se nei voli a breve-medio e lungo raggio come facente parte del bagaglio a mano che viaggerà in cabina insieme al passeggero:

• Pistole, armi da fuoco e altre armi - e questo ci sembra ovvio.
• Armi appuntite o con spigoli e oggetti taglienti - speriamo non ci siano più casi come quelli denunciati dal programma "le iene" che testimoniavano l'utilizzo di coltelli fuori norma a lama lunga e seghettata nei bar/ristorante degli aeroporti.
• Strumenti smussati - questa definizione forse andrebbe specificata dagli addetti
• Esplosivi e sostanze infiammabili - anche questi sono prodotti di ovvia pericolosità
• Sostanze chimiche e tossiche - queste anche.
• Liquidi - questa categoria di prodotti è la grande novità, mi è stato spiegato direttamente dalla responsabile dell'ufficio stampa dell'Enac (contattata telefonicamente) che è stata introdotta dopo gli attentati sventati il 10 agosto di quest'anno nel Regno Unito.
L'esplosivo in forma liquida era stato nascosto dai terroristi all'interno di alcune boccette di shampoo e prodotti per l'igiene personale.



Vediamo nel dettaglio l'elenco dei liquidi che in realtà sono ammessi ma con limiti di quantità e di modalità di trasporto, che ne consentano il controllo :
• Acqua ed altre bevande, minestre, sciroppi, creme, lozioni ed olii, profumi, sprays, gel, inclusi quelli per i capelli e per la doccia, contenuto di recipienti sotto pressione, incluse schiume da barba, altre schiume e deodoranti, sostanze in pasta, incluso dentifricio, miscele di liquidi e solidi, mascara, ogni altro prodotto di analoga consistenza; a meno che tali liquidi non siano contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore  a 100 mm o equivalente (es. 100 grammi), da trasportare in una busta/sacchetto/borsa di plastica trasparente, richiudibile, completamente chiusa,  di capacità non eccedente 1 litro (ovvero di dimensioni pari, ad esempio, a circa cm 18 x 20) separatamente dall’altro bagaglio a mano.
Per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di uno ed un solo sacchetto di plastica delle dimensioni suddette.
Per busta/sacchetto di plastica trasparente richiudibile  deve intendersi un contenitore che consente di vedere facilmente il contenuto, senza che sia necessario aprirlo e che sia dotato di un sistema integralmente sigillante, come zip oppure chiusure a pressione o comunque una chiusura che dopo essere stata aperta possa essere richiusa. 
Mi sono chiesta come avrebbe fatto una neomamma che viaggia col figlioletto a nutrirlo con soli 100 grammi di latte in polvere o di latte liquido o di pappa.
La responsabile stampa mi ha prontamente risposto che il cibo per lattanti non fa parte di tale elenco, ma rientra nei prodotti trasportabili come i medicinali e i prodotti dietetici: "trasportare, all’interno del bagaglio a mano, possibilmente limitandoli a quanto necessario per  il viaggio aereo, medicinali e  prodotti dietetici, come gli alimenti per bambini. Potrebbe  essere necessario fornire prova dell’effettiva necessità ed autenticità di tali articoli; "
Interessante è l'elenco dei Prodotti di analoga consistenza ammessi e di quelli non ammessi in viaggio.
Fra i non ammessi figurano:
Crema di cioccolata, burro di arachidi, mascara liquido, lucida labbra liquido, yogurt, formaggio fresco, formaggio squagliato (es. camembert), Deodoranti aerosol, roll on.
Sono ammessi invece:
Sandwich preparati con crema di cioccolato, sandwich preparati con burro di arachidi, cipria, fard, rossetto solido, formaggi in forma solida (es. edam, parmigiano), talco in polvere. La lista ci viene detto essere suscettibile di ulteriori sviluppi .
Una cosa che ho trovato buffa è invece la pubblicità occulta del Duty Free a cui il passeggero viene indirizzato velatamente come alternativa al portarsi le cose da casa:
“comprare liquidi come bevande e profumi, conservandone la prova d’acquisto, nei negozi, nei Duty Free situati oltre i punti di controllo di sicurezza, ed a bordo degli aeromobili utilizzati dalle Compagnie Aeree dell’Unione Europea. I prodotti acquistati presso i Duty Free ed a bordo dei suddetti aeromobili saranno consegnati in sacchetti sigillati che si consiglia di non aprire prima di essere arrivati alla destinazione finale. In caso contrario, transitando presso gli eventuali aeroporti intermedi, i liquidi acquistati potrebbero essere sequestrati ai controlli di sicurezza." Così il passeggero dovrà ricomprarli due volte...mah... Quello che ho trovato invece pericoloso, molto pericoloso e l' ho fatto notare anche alla mia interlocutrice dell' ENAC, che devo dire per onor di cronaca essere stata gentilissima e disponibilissima, è la mancanza di nuove contemporanee regole anche sul trasporto in stiva. Anche lì l'eventuale presenza di esplosivo liquido e solido, non dovrebbe essere sottovalutato. Le nuove norme infatti si riferiscono solo al bagaglio a mano. La giornalista mi ha spiegato che siamo solo all'inizio e quindi ancora non sono pronte le indicazioni per quel settore. Nel frattempo però, dico io, tutto quello che è vietato in cabina volendo lo si può trasportare comodamente in stiva.
E allora tutti i controlli e le leggi appena elencati sono poca cosa.. E' come avere il casco in testa ma il sedere scoperto!?

Teresa Manicardi