lunedì, ottobre 16, 2006

Finanziaria 2007 ... Lo sapevano!

Tra qualche settimana i sondaggi che oggi scontano un contraccolpo atteso sulla popolarità in calo per il Governo in relazione alla Finanziaria, saranno ribaltati. Lo ha detto il sottosegretario alll’Economia con delega al fisco, Vincenzo Visco durante l’intervista a Lucia Annunziata nel programma "Mezz’ora" su Rai Tre di oggi (ndr: 8 ottobre 2006) nel corso della quale ha ribadito che “la Finanziaria la fa il Governo, io mi prendo la mia parte di responsabilità”. Ed infine che “correzioni” alla Finanziaria ci potranno essere ma parzialmente.
Avevo, distrattamente, ascoltato Visco ed udito la piena conferma dell’essere sempre stato “comunista” e ciò aveva confermato, in buona sostanza, i miei pensieri in merito al reale sottostante della Manovra, quando – smanettando sul pc- ho incrociato questo lancio d’agenzia che, appena letto, mi ha fatto stropicciare gli occhi!
Ma come: erano tutti sicuri di aver fatto un ottimo lavoro, di aver fatto del loro meglio per risolvere i problemi degli italiani, erano certi, certissimi (e lo hanno sbandierato ai quattro venti) che gli italiani avrebbero condiviso, compreso, gradito ed applaudito alla manovra Finanziaria ed oggi, il vice-Ministro ci dice che si attendevano un contraccolpo alla loro popolarità? Allora sapevano e mentivano consci di sapere e mentire? Dolo, quindi, non colpa grave?
Vergognoso, pensandoci, per come ci hanno presentato e ci continuano a prospettare le cose.
Ma come! TPS (l’acronimo è d’obbligo perché –diversamente- si riempirebbero le pagine solo per indicarlo!) che si presenta alla corte dei giovani industriali e “magnifica” la finanziaria che “più meglio non si può”, che “se non facevamo così” l’Italia finiva fuori di qui, fuori di lì … ed invece non dice che –facendo così- hanno ottenuto un vero importante risultato: l’Italia è finita fuori dai gangheri, e lo sta dimostrando, e continuerà a farlo.
Guardavo le analisi del sondaggio commissionato da IL GIORNALE (stranamente, in questo periodo, altri non ne ho visto, salvo sentire nominare quello di Eurisko dall’Annunziata, oggi, che poi sostanzialmente conferma i dati di cui dopo) e mi rendevo conto di come, inopinatamente, gli italiani (quelli che, al di là dei “coglioni”, ritengo in buona fede avessero votato Ulivo più per contrastare l’ex-premier che per specifica scelta) potessero essere caduti in un tranello così grande e grave. A ciò –peraltro- indotti dalla sfrontata campagna elettorale, piena di parole e promesse assolutamente non rispettate. Tremino Lor Signori perché se –per disgrazia (loro, e fortuna nostra)- dovessero cadere in uno dei due rami del Parlamento, dovranno rassegnarsi a fare le valigie e ad accomodarsi. Sempre sperando che il Presidente della Repubblica non si presti a tener bordone a questi sciagurati.
Che tanto, di danni ne han già fatti abbastanza, abbastanza –soprattutto- per cercare di allontanarli definitivamente dai quadri di comando della nostra economia. Non ci resta che attendere e continuare a protestare la nostra innocenza, rispetto ad accuse e condanne per le quali veniamo richiesti di pagare un fio che non ci compete.
Gli stessi economisti di area ulivista (cito Giavazzi, solo per fare un nome) riconoscono che potevano bastare 15/18 miliardi e si sarebbero ottenuti i necessari obietti di rispetto delle disposizioni UE.
E contestano la Manovra. Invece … Mala tempora currunt!

P.Fasulo

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ti si può dare torto: come pagliaccio il berluscaz era MOLTO più bravo; purtroppo come 'politico' ha fatto versare e continua far versare molte più lacrime del baciapile bolognese.

Federico Cecchin ha detto...

Bhe anche ora non siamo in buone mani!
Anzi direi in pessime!
E noi non possiamo comunque fare nulla...

Anonimo ha detto...

Anarchia!

Federico Cecchin ha detto...

più che anarchia... lavorare a testa bassa per non perdere il lavoro...tanto quelli li anche se l'italia sbotta i loro soldini li hanno già trasferiti in qualche banca estera sicura....allla faccia nostra... altro che anarchia

La situazione italiana mi ricorda quella argentina.