lunedì, luglio 24, 2006

venerdì, luglio 21, 2006

BARBARA e STEFANO oggi sposi

Un augurio di un buon matrimonio agli amici Barbara e Stefano che si sposeranno Domenica 22 Luglio 2006.
Complimenti!
Federico

martedì, luglio 18, 2006

Liberazione


E' stata approvata la manovra bis sui conti pubblici. Per banche, farmacie, taxi e professioni sono previste regole più "liberali". Le novità principali sono: Liberalizzazione delle professioni. Il provvedimento sulla riforma degli ordini professionali riguarderebbe tutti i tipi di ordine con l'eccezione di quello dei medici e di quello dei giornalisti, Farmaci al supermarket, Rifinanziate le missioni estere, Abolizione limiti tariffe avvocati, Banche adeguamento tassi C/C, Passaggio proprietà auto in comune, Ok a pubblicità per studi professionali, Stop ad esclusiva ad assicuratori-compagnie, Conto tracciabile per i professionisti, Affitti stagionali, doppio il canone minimo. Ora, che vivessimo in un paese particolare, penso proprio che l’avevamo già capito tutti da anni, ma che il paese in cui viviamo fosse profondamente razzista e intollerante verso soltanto una parte della popolazione lavorativa, italiana, tra l’altro, proprio non me lo aspettavo. Le ultime novità del decreto legge Bersani colpiscono a macchia di leopardo, qua e la, chi più chi meno,le categorie di lavoro autonomo. Piccole considerazioni: perché quest’accanimento della sinistra contro i lavoratori autonomi e i professionisti? L’onorevole e ora ministro D’Alema ha espresso più volte, in passato, il suo parere sugli albi professionali definendoli caste elitarie, a suo parere l’unico albo che dovrebbe continuare ad esistere sarebbe quello dei giornalisti. Perché solo quello? Forse perché è iscritto anche lui al suddetto albo?Forse perché, checché ne dicano, può essere comodo avere qualche collega/amico che parla bene di te e del tuo partitello? Chi lo sa! Qualche sera addietro ho visto una trasmissione su una televisione locale dove si affrontavano esponenti della destra e della sinistra milanese sui temi proposti dal decreto legge in questione. Quando, dopo vari battibecchi, l’esponente della destra ha fatto notare che continuando così verrà fatta tabula rasa del lavoro autonomo e così facendo si avranno solo un mondo di dipendenti, l’esponente della sinistra ha risposto bellamente “ sarebbe meglio, così tutti pagheranno le tasse”. Mi si è gelato il sangue nelle vene. Anzi, ho cambiato canale inviperito e ho dato sfogo al nervoso tramite i peggiori vocaboli volgari in mia conoscenza, e che, devo dire, sono pure parecchi. Lo sanno anche i sassi che l’evasione fiscale esiste, però non mi sembra corretto dare per scontato che tutti e sottolineo tutti i lavoratori autonomi, per partito preso, facciano sempre e solo del nero. Siamo sicuri che liberalizzando tutte le professioni ci sia effettivamente un aumento non tanto della concorrenza, cosa che sarebbe logico aspettarsi, quanto questo aumento/miglioramento benedetto dell’economia? E poi? Che dire del tracciamento d’ufficio dei conti correnti? Metodo adottato con la gente sotto inchiesta. Così si può vedere da subito la certa e sicura evasione fiscale gli affari sporchi che tutti gli autonomi fanno. A quando il deposito delle impronte digitali e l’esame del DNA? Mi sembra di tornare al medioevo con la Santa Inquisizione, lavori da solo? Allora sappi che se sgarri ti inchiodiamo/bruciamo. Non importa che senza gli imprenditori medio/piccoli la maggior parte dei lavoratori dipendenti sarebbero a spasso, non importa se sono le piccole aziende ad aver tenuto a galla questo paese fino ad ora, già, le ditte grosse se sono in crisi loro mettono in cassa integrazione e via, subito ad aprire stabilimenti all’estero, dove il lavoro non costa un tubo e dove la vita della gente non vale nulla. Non importa nulla, ma al sottoscritto essere considerato uno che frega, sinceramente mi indigna e mi offende. Purtroppo nella mentalità della gente comune chi fa il professionista è considerato un privilegiato e comunque uno che i soldi li ha. Leggendo sui blog di internet o sui sondaggi dei giornali spesso è uscito il concetto “ che il professionista guadagna tanto, lavora poco e ha tanto tempo libero per se stesso e la famiglia e invece io, dipendente, lavoro 8 ore tutti i giorni in ufficio o in fabbrica”. Ma chi caspita lavora otto ore al giorno e basta? Ci sono dei periodi, e capita sempre più spesso purtroppo, dove le ore sono 12 o 13 o più al giorno senza contare, parlo del sottoscritto ma credo anche di tanti altri, del tempo passato in ufficio i sabati e le domeniche per chiudere i bilanci o le dichiarazioni e dopo tutto questo quanti di noi si possono vantare di avere i miliardi? Non credo tantissimi! Forse staremo meglio, economicamente, di tanti altri, grazie al cielo, ma il merito è anche nostro, nessuno, credo, ci ha mai regalato nulla per il nostro faccione simpatico se non da bambini. I sacrifici è giusto farli ma non è giusto colpire solo una parte solo perché e stata fatta una scelta lavorativa mal tollerata ai più. Sono stufo di sentire i nostri politicanti parlare di tagli, di austerità, di sacrifici di lacrime e sangue quando loro sono i primi a non voler rinunciare a niente, perché per non pesare sulle finanze dello stato non fanno una Legge dove si dice che non è possibile essere rieletti per più di due legislature, dove non prendano migliaia di Euro al mese per nemmeno 26 giorni effettivi di lavoro,e si perché Bertinotti ha inserito una settimana al mese come viaggi e trasferte vari per i signori deputati fuori sede; senza pensioni d’oro ma con una pensione minima di 500 € al mese al raggiungimento dei 65 anni di età? Perché non rinunciano agli affitti agevolati, alle macchine, ai portaborse e ai 200.000 addetti che ogni onorevole ha a disposizione? Perchè? Perché? Perché? Forse perché se ci fosse una Legge così loro dopo dieci anni dovrebbero andare a lavorare, qualcuno anche per la prima volta nella sua vita, e del resto è arcinoto che lavorare è fatica, la fatica è sudore e sudare fa male! Meglio fare il politico. Mi sa che quasi quasi la prossima volta io ci provo a farmi eleggere, ma fino a quando ci sarà la solita gente con il fondo dei pantaloni inchiodato alle poltroncine rosse damascate di Roma, sarà davvero dura riuscire a cambiare qualche cosa. Ma è solo un parere mio personale e basta questo! O no??

F.Mariani - tratto dal sito www.progettoprometeo.org

lunedì, luglio 10, 2006

PALLONE D'ORO A ZIDANE????

Il calcio diventa oggi un'occasione per sentirsi uniti, in grado di coinvolgere tutti, donne, uomini, giovani e anziani, e anche chi non è appassionato. Un evento mediatico senza precedenti, un miliardo di telespettatori in tutto il mondo ha seguito l'evento calcistico dell'anno soffrendo e gioendo con gli italiani, si pensi che persino palestinesi e israeliani hanno corso esultando per le strade indossando entrambi il tricolore. E poi in 500.000 a rendere omaggio agli azzurri al rientro in Italia al Circo Massimo di Roma, una folla festante che rappresenta l'entusiasmo di ogni italiano. E lo meritano davvero questo tributo i nostri azzuri, hanno vinto contro l'invidia degli avversari, contro i pronostici contrari, in una situazione difficile sia sportivamente che politicamente. L'Italia aveva bisogno di questa vittoria, più di qualsiasi altra nazione, una vittoria che ci facesse sentire ancora tutti uniti, tutti italiani, dopo lo scandalo "Moggi", dopo lo spaccamento in due delle elezioni politiche. Una grande soddisfazione anche per lo smacco allo storico snobismo dei cugini francesi e quasi xenofobo dei tedeschi: 25 euro di multa ai tifosi italiani che festeggiavano brandendo bandiere e cantando inni lungo le strade in Germania, prima della partita Italia-Germania. Da non credere. Ragazze italiane residenti in Germania intervistate dalle redazioni dei nostri Tg che auspicavano una netta vittoria dell'Italia per potersi riscattare del razzismo subito in Germania.Quotidiani tedeschi pullulanti di articoli contro la nazionale italiana e gli italiani in genere : " italiani suonatori di mandolino, camerieri, lavapiatti, pizzaioli " come se fosse un'offesa essere considerati dei lavoratori, anzi è motivo d'orgoglio essere identificati come tali...ogni lavoro è nobile. E i fischi dei francesi durante i festeggiamenti dopo la vittoria degli italiani allo stadio di Berlino? Questa vittoria ha messo a tacere le chiacchiere che in Europa stavano mettendo in ombra l'onore calcistico italiano. E' stato anche un mondiale di grandi conferme e grandi rivelazioni; le conferme della validità della leadership di Marcello Lippi molto vicino alla linea tecnica vincente di Bearzot, del valore atletico e umano di Buffon, di Cannavaro, di Del Piero, di Gattuso, di tutta la nazionale...e la grande rivelazione di Fabio Grosso, fatidico autore dell'ultimo goal di domenica sera. Forse meno famoso di alcuni suoi colleghi della nazionale assidui frequentatori di spots pubblicitari e trasmissioni sportive, ma a parere mio un eccezionale atleta dotato di grande stile e precisione autore di goal quasi impossibili. Una grande delusione invece per la reazione violenta del fantasista Zidane dopo le provocazioni verbali di Materazzi, che l'ha portato all'espulsione e a un 'onta che ne ha macchiato la carriera. Non è nuovo a questo tipo di atteggiamenti il calciatore francese, ma oggi la FIFA ha deciso comunque di assegnargli il pallone d'oro come migliore giocatore del mondiale. Non ci si deve stupire poi della violenza negli stadi se un atteggiamento violento sul campo anzichè essere punito viene addirittura premiato. Così come è giusto condannare lui è giusto fare luce sulle ultime vicende calcistiche italiane. E' giusto che il calcio torni ad essere una faccenda pulita, una sfida sportiva basata sulla preparazione atletica e sulle doti a volte geniali dei calciatori, che non dovrebbero essere neanche pagati miliardi perchè anche quella è una violenza...su chi prende 900 euro al mese e deve mantenere la famiglia.

Teresa Manicardi - manicardi_teresa@yahoo.com - articololo tratto dalla newsletter di www.progettoprometeo.org

martedì, luglio 04, 2006

SIAMO IN FINALE!

VEGETAL-BURGER

Immaginate di entrare in un Mac Donald, arrivare alla cassa e chiedere un hamburger senza hamburger. Cioè senza la carne. Solo pane, pomodoro e una foglia di insalata. Questa buffa richiesta accompagnava sempre le mie serate milanesi nei primi anni del 2000 in compagnia della mia amica Anna, vegetariana-carnivora. Chi sono i vegetariani carnivori? Sono anime in pena, splendide persone si intende...non fraintendiamo. Dotate dei migliori propositi e dei più nobili sentimenti nei confroti degli animali. Ma fondamentalmente sofferenti. Vorrebbero essere fedeli alla loro scelta, quella di essere vegetariani, ma di fronte ad una bella grigliata di carne o ad un'amica che addenta un succulento ham burger...si sentono venir meno. Per la pietà direte voi...no..no, per la fame proprio. Ci sono persone che non sono portate per certi tipi di scelte, è troppo per loro. E così era per la mia cara amica Anna. Dopo mesi di seitan (un polpettone vegetale insipido che sostituisce la carne) e dopo avermi vista addentare vari tipi di carne in varie occasioni, quel giorno dopo aver ordinato l'ham burger senza ham burger, corse di nuovo alla cassa...si guardò furtivamente intorno e con voce fioca chiese: "potrebbe infilarci un'hamburger vero nel mio panino?" Non era una proposta oscena intendiamoci, era la supplica di una vera carnivora che aveva solo fatto scelte sbagliate. Cosa significa vera carnivora? Beh secondo la dieta del gruppo sanguigno di Peter J.D'Adamo che mia sorella qualche anno fa brandiva e citava come fosse la Bibbia, il gruppo sanguigno più antico, quello già presente nella preistoria sarebbe stato il gruppo zero. I primi uomini, i primi carnivori erano proprio di gruppo zero; ovviamente di conseguenza chi possiede questo gruppo oggi, sente un bisogno atavico di mangiare carne...e Anna come me è di gruppo zero. A parte le teorie credo che siano un pò il bisogno di ferro e un pò le nostre abitudini culturali a farci sentire questa esigenza. Per me e per la mia amica Anna era semplicemente motivo di gran risate, per sdrammatizzare la serietà dell'argomento e la nostra divergenza di opinioni. Dopo aver trasgredito, mi supplicava di non raccontarlo a nessuno e di non dirlo soprattutto a suo cognato Flavio con cui lavoravo, che era un vegetariano convinto. La cosa buffa è che lei non sapeva che anche Flavio, spesso in giro per lavoro, trovandosi a cene ufficiali e pensando fosse sconveniente dichiararsi vegetariano, faceva delle abbuffate di carne da far impallidire Obelix. Così ognuno di loro col suo scheletro nell'armadio anzi col suo osso di braciola in tasca, continuava a fare la spesa nei supermercati bio frequentatissimi dalla Milano "consapevole" quella che fa gli acquisti giusti, sceglie i prodotti equo solidali e appunto non mangia carne. Tutte cose assolutamente encomiabili, da imitare ma sempre con grande rispetto di noi stessi e dei nostri limiti o esigenze. Oggi che gli anni sono passati, Anna è sempre la mia cara amica, non è più vegetariana, forse a causa della mia frequentazione, ma la sua parte di consapevolezza la fa tutti i giorni lavorando in uno dei più grossi progetti di ecosostenibilità ambientale dell'Unesco a Parigi.

Teresa Manicardi - manicardi_teresa@yahoo.com