sabato, gennaio 28, 2006

Gazzettino di Venerdì, 27 Gennaio 2006 - Dalle Pompe funebri istruzioni per vivere

Casarsa della Delizia

(e.m.) -Da "Istruzioni per vivere" a "Istruzioni per ridere": esce rinnovato nella sua veste grafica e nei contenuti, il calendario per il 2006 edito dai servizi funebri Eredi Querin . Ormai sta diventando un appuntamento fisso per i collezionisti dei calendari, e non sono pochi, che quest'anno hanno trovato una novità per i 12 mesi degli Eredi Querin che hanno sede a San Vito al Tagliamento e Casarsa della Delizia.
«Abbiamo iniziato circa sei anni fa a lanciare attraverso i quotidiani ha spiegato Ivano Querin , titolare dell'attività di famiglia -, varie campagne pubblicitarie per sensibilizzare la gente sui rischi legati al fumo, incidenti stradali, a quelli domestici e sul lavoro». C'è stata una seconda fase che si è concretizzata attraverso la realizzazione di calendarietti da tavolo che contenevano della massime da leggersi ogni giorno, un calendario che andava sotto il nome di Istruzioni per vivere».
Dopo due edizioni, si è deciso di modificare ulteriormente ed è uscito quest'anno Istruzioni per ridere, caratterizzato da vignette umoristiche di Federico Cecchin. Vignette che pescano dal tradizionale repertorio dello humor e della satira italiana e non mancano allusioni alla vita di coppia, al calcio o alla politica. Ma l'iniziativa ha un riscontro tra la gente? «Sicuramente sì ha confermato Ivano Querin -, anzi è diventato un oggetto da collezionare per alcuni». C'è infatti chi ha ritagliato delle massime del calendario e dopo averle fatte plastificare se le porta in tasca o in macchina come promemoria. O chi ha messo insieme quelle che riteneva le migliori e ne ha fatto un quadretto e lo ha appeso in casa. Distribuito nelle attività commerciali, tipo bar e ristoranti, del territorio può essere ritirato gratuitamente, ha ricordato il titolare, in una delle due sedi. E gli affari? «La gente memorizza il marchio attraverso le varie campagne».

tratto dal sito www.gazzettino.it

domenica, gennaio 22, 2006

La Fiaccola delle Olimpiadi del 2006 per un'attimo a Pordenone!

UN ANNO NERO: INQUINATI DALLO SMOG

Traffico e salute: gli esperti rilanciano l’allarme.
Secondo i dati ufficiali dall’Arpa, l’Agenzia Ragionale per la protezione dell’ambiente, con 151 giorni oltre il limite giornaliero della concentrazione di Pm10, il 2005 è stato l’anno peggiore dal 1998, cioè da quando si dispone di misure sistematiche.
Negli ultimi 8 anni, se pur con qualche oscillazione, l’inquinamento da polveri sottili è in tutta la Pianura Padana a livelli record in Europa e, a pagarne maggiormente le spese, come risulta da un recente studio, sono i bambini. Così piccoli, così inquinati!
Sempre più a rischio di malattie dell’apparato respiratorio, più soggetti ad allergie, asma e congiuntiviti sono loro, i bambini, a pagare il prezzo più salato dello sviluppo urbano.
La risposta politica è stata finora assai debole e fondata principalmente su provvedimenti regionali di emergenza pressoché inefficaci: il divieto di circolazione dei veicoli non catalizzati pre-euro in certe fasce orarie nei giorni feriali ed i blocchi domenicali del traffico.
Nel 2006 la situazione potrebbe cambiare, se i piani, e le buone intenzioni dichiarati negli ultimi mesi si trasformeranno in realtà!
La Regione ha finalmente predisposto un piano di misure strutturali per migliorare la qualità dell’aria e rispondere al richiamo della commissione Europea.
I provvedimenti più efficaci, come ha annunciato il ministro Formigoni, dovrebbero però partire dal 1 gennaio 2007, quando verrà vietata la circolazione sia ai bus diesel pre-euro utilizzati per il trasporto pubblico, sprovvisti di appositi filtri, sia, a partire da ottobre 2007, ai veicoli diesel o a benzina privati, pre-euro senza filtri.
Visti i precedenti, è lecito nutrire qualche dubbio sull’effettivo rispetto dei tempi di un provvedimento così ambizioso che dovrebbe essere accompagnato da adeguati incentivi per la sostituzione a carico del bilancio regionale.
Auguriamoci solo che questo 2006, a questo punto, quel 2007, porterà davvero, come la notte, “consiglio”.

Tratto da Newsletter di www.progettoprometeo.org

venerdì, gennaio 20, 2006

lunedì, gennaio 16, 2006

Ostaggi, una brutta esperienza per tutti



Tutti noi abbiamo tirato un sospiro di sollievo per la liberazione di cinque nostri connazionali rapiti nello Yemen il primo giorno dell’anno e liberati il 6 gennaio, dopo una settimana di estenuanti trattative.
È giusto che la nostra società, attraverso le sue istituzioni, impieghi qualsiasi mezzo diplomatico per garantire sicurezza ed incolumità ai propri cittadini ma, ora che il lavoro dei negoziatori è finito, ora che i nostri connazionali sono liberi di tornare a casa, ora che l’apprensione e la paura dei loro familiari (e nostra) si è placata, è giunto il momento di dare una risposta a quella domanda che, magari un po’ sommessamente, tutti ci siamo fatti: questo rapimento è accaduto accidentalmente? È stato un caso straordinario assolutamente imprevedibile? Oppure è il frutto di una leggerezza nella valutazione di una realtà lontana e poco conosciuta? Oppure, peggio ancora, una precisa ricerca del rischio, della tanto affascinante vacanza estrema, quella da “raccontare agli amici”?
Mario Porqueddu, nell’articolo apparso sul Corriere della Sera del 6 gennaio, ripercorre la strada che porta agli ostaggi; il suo viaggio si snoda in una natura che ricorda tanto quella rappresentata nei film di cowboy di holiwoodiana memoria, dove però al posto di puledri selvaggi cavalcati da indiani troviamo pickup con mitragliatrice e soldati armati di kalashnikov che scortano i turisti.
Come se questo non fosse sufficiente a rendersi conto dell’ambiente in cui ci si trova, si sappia che per proseguire su quella strada i turisti devono essere in possesso di un permesso del ministero dell’Interno in 24 copie, uno per ciascuno dei 12 posti di blocco, andata e ritorno.
A questo punto ogni ulteriore commento potrebbe sembrare inutile. Eppure il fatto che il cronista affermi che sono decine, se non centinaia, i turisti che percorrono giornalmente quella tratta lascia quantomeno perplessi rendendo assolutamente condivisibile l’osservazione dello stesso autore secondo il quale i turisti che ripartono da lì hanno le lacrime agli occhi non tanto per le bellezze naturali visitate, quanto per l’aver sfidato i sequestri, per aver sfidato lo Yemen. Se è vero che la sicurezza e l’incolumità sono valori da difendere con tutti i mezzi possibili è altrettanto vero che non può essere in alcun modo giustificata l’incoscienza, l’indisponenza e l’egoismo di quelle persone che credono ancora che mettere a repentaglio la propria incolumità sia solo un fatto esclusivamente personale e privo di risvolti sociali. L’Iraq non ci ha insegnato proprio niente?

Alessandro Marelli

Ideazione e progettazione del logo per il sito BASTARDI DENTRO

Qualche anno fà quando lavoravo a Milano, ho potuto realizzare il famigerato marchio per il noto sito demenziale di BASTARDI DENTRO.

giovedì, gennaio 12, 2006

La scuola Dolce e Amara


Intervento alla scuola elementare di Fiumeveneto di Pordenone per illustrare storie, favole e sonetti di grandi autori e dei bambini!

KILLER LOOP

Un disegno realizzato per la linea di skateboard KIDDY LOOP di Killer Loop - gruppo Benetton.

GERRY SCOTTI e ROMANO PRODI


Caricatura realizzata per Gerry Scotti e Romano Prodi!

ILLUSTRAZIONI DIGITALI






Illustrazioni realizzate per spiegare le applicazioni di un materiale drenante.
Illustrazioni realizzate con illustrator e photoshop.

mercoledì, gennaio 11, 2006

Il modello danese: utopia o esportabilità?

Il modello danese: utopia o esportabilità?

Non sono un economista, ma mi affascina cercare di comprendere certe affermazioni di carattere economico che a volte appaiono sui quotidiani e tentano di sfondare l’attenzione del lettore.

È il caso del “modello danese”, richiamato negli ultimi mesi dell'anno appena trascorso, all’attenzione di un probabile futuro governo di centro-sinistra da Francesco Giavazzi. Dalle pagine del Corriere della sera l’editorialista lo proponeva come stimolo per adottare una nuova politica del lavoro e dell’occupazione.

Stavo già chiedendomi perplesso come si potesse riportare il modello economico di un Paese con 5,4 milioni di abitanti in un Paese che ne ha oltre dieci volte tanti quando ho deciso di andare a verificare il Pil dei due Paesi, Danimarca e Italia.

Il dato disponibile nel sito ufficiale europeo risale al 2001, è in miliardi di euro, ed è già significativo: in Italia 1.220,1 in Danimarca 177,9. Ovvero, pro-capite, in Italia poco più di 21mila euro, in Danimarca attorno ai 34mila. Una bella differenza. O no? Chiaro che in un’economia “ricca” e non fortemente indebitata possano essere adottati provvedimenti in materia di “ammortizzatori sociali” (indennità fino a 4 anni per i licenziati).

E nel 2004 la forbice cresce: in Italia, posto il valore del 2001 pari a 118, secondo le statistiche nazionali, lo stesso nel 2004 è giunto a quota 128,4 (+8,8%), mentre in Danimarca il Pil era pari a 177,9 nel 2001 e 194,9 nel 2004 (+9,5). E il nostro trend è riflessivo mentre quello danese pare in continua crescita.

Leggendo poi le caratteristiche della politica occupazionale in Danimarca si accerta la presenza di una reale co-gestione dell’economia del lavoro da parte delle componenti sociali (Stato, imprese, sindacati) rispetto alla conflittuale del nostro Paese, dove ogni intervento in materia di lavoro (vedi legge Biagi) scatena prima proteste e poi valutazioni ed analisi. E la recentissima riforma del Tfr ne è un altro ineluttabile esempio.

Ma allora, cosa ne direbbe Bertinotti se i suoi compagni di cordata adottassero il consiglio di Giavazzi e proponessero quale nuova politica del lavoro quella danese, caratterizzata da libertà di licenziamento e maggiore circolazione del lavoratore, quindi con una maggiore competizione nel lavoro e per le imprese?

Una ricetta proponibile ma, forse, di destra!

Pino Fasulo

martedì, gennaio 10, 2006

Fiera Ortogiardino

Io alle prese con la realizzazione di una caricatura in Fiera a Pordenone durante l'evento di ORTOGIARDINO 2005.

Ciao FEDERICO

sabato, gennaio 07, 2006

CALENDARIO EREDI QUERIN - Prima Pagina Gazzettino di Pordenone

Venerdì, 6 Gennaio 2006

ISTRUZIONI PER RIDERE CON LE POMPE FUNEBRI

Un'idea simpatica per iniziare il 2006? Il calendario da tavolo delle pompe funebri. È l'insolita proposta grafica del disegnatore pordenonese Federico Cecchin, noto anche per i suoi exploit a Tpn. Progettato dallo studio Eclettika per l'azienda Querin, il lunario punta a esorcizzare la paura del trapasso attingendo all'estro satirico di 52 vignette. Lo dichiara fin dal titolo: "Istruzioni per ridere". Il trentenne Cecchin, impegnato da anni sul fronte della solidarietà per il Baby hospital della Caritas di Betlemme, raccoglie la sfida con uno schizzo a settimana. Ce n'è per tutti i gusti, sul filo dell'ironia e dell'originalità, evitando ogni dissacrazione di cattivo gusto. I soggetti? Il calcio, la fine della scuola, gli amici, la politica (locale e non), i fumetti, le feste comandate, i giovani, il cibo, le diete. Il tutto condito da battute semplici e immediate, comprensibili a tutti. «Quando c'è rispetto di fondo, il binomio tra umorismo e trapasso - commenta lo stesso Federico, inforcando un paio di occhiali a pois per vedere la vita rosa - può diventare ricco di risvolti positivi. La mia sfida personale? Provare a strappare un sorriso a chi, per la perdita di un proprio caro, ha già versato molte lacrime». Un po' come assecondare l'esistenza che ricomincia, nell'eterno movimento. La moglie Teresa Manicardi, come si conviene, è l'ispiratrice (diretta o indiretta) di molte vignette, immortalata mentre nutre con un toast il marito impegnato a lavorare tra chine e pennini. Un pasto che rappresenta una briciola nella bocca di un ragazzone di 120 chili, tra l'altro esponente del movimento dei Casalinghi. Il calendario, distribuito in omaggio da Eredi Querin (anche su richiesta), è visibile su Internet all'indirizzo risatira.blogspot.it.
Pier Paolo Simonato

VIGNETTE A BAGNOMARIA

Ecco un paio di foto del piccolo evento "VIGNETTE A BAGNOMARIA" organizzato a Lignano Sabbiadoro in Agosto assieme al noto vignettista Milanese GIOVANNI BEDUSCHI e la fumettista MARTINA TAURO.

domenica, gennaio 01, 2006

Disegno per Alta Val Comelico srl

La Valcomelico è una zona bellissima..da visitare e villeggiare.
collegatevi al sito http://www.altavalcomelico.it
ciao FEDERICO