martedì, marzo 28, 2006

Riscoprire il gusto di una "sana" pedalata

Quante volte ci sarà capitato di dire, o più spesso, di sentirsi dire: “Hai voluto la bicicletta? Allora adesso pedala!”

E se per una volta, provassimo a non considerare la morale di queste parole ma iniziassimo a prenderle, per così dire, “alla lettera”?
Nel nostro Paese, rispetto per esempio, a molte città del Nord Europa, la consuetudine di utilizzare la bicicletta è una pratica ancora poco diffusa e la bici è considerata, dalla maggior parte delle persone, un mezzo di trasporto marginale.
Eppure, non manca giorno in cui non paghiamo, a nostre spese, il fatto di vivere in città sempre più inquinate, intasate e bloccate!
Se ci fermassimo un attimo a riflettere, ci accorgeremmo del fatto che, troppo spesso, siamo condizionati da pregiudizi su un modo di spostarsi che offre invece molti vantaggi.
Qualche esempio?

• Non inquina
• Non fa rumore
• Non ingombra
• Fa bene alla salute


In assoluto, rappresenta il mezzo di trasporto più economico e veloce per gli spostamenti a medio- corto raggio.
Spesso, sentiamo erroneamente dire che, pedalare nel traffico congestionato sia più insalubre rispetto a guidare un automobile. Un grande numero di studi e di ricerche confermano il contrario: certamente, pedalando in città, non si potrà dire di poter respirare, a pieni polmoni, l’aria pura della campagna (anch’essa inquinata ma certamente non quanto quella della metropoli), ma anche le macchine dagli optional più sofisticati, non possiedono filtri così potenti da trattenere le polveri micrometriche.

Un lieve segnale di miglioramento nella “riscoperta delle due ruote” ci arriva dalla sempre più diffusa sensibilità verso temi ambientali e legati alla salute, argomenti, che ci consentono di non dimenticare le importanti virtù terapeutiche di una sana pedalata, contro la sedentarietà e le malattie cardiovascolari.
I vantaggi, a questo punto, sono davvero tanti e tutti documentati.
Forse è arrivato il momento di rispolverare la nostra cara vecchia “bici”, immersa nella polvere, in un angolo ben nascosto della nostra cantina.
Cosa ne dite allora di approfittare dell’arrivo della bella stagione per concedervi una bella pedalata in mezzo alla natura e all’aria aperta?
Con le due ruote non c’è nemmeno il rischio di annoiarsi. Consultando infatti il sito della F.I.A.B (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) si possono conoscere tutti gli appuntamenti sulle due ruote e persino ottenere le informazioni utili, per organizzare una vacanza "pedalata dopo pedalata".
Non ci resta che augurare una buona biciclettata a tutti!

Tratto dalla newsletter del sito www.progettoprometeo.org

giovedì, marzo 23, 2006

VECIA RINVIATA A SABATO 25 MARZO - ore 20:30


Vi aspetto tutti in Piazza XX settembre... Pioggia permettendo.
ciao FEDERICO

martedì, marzo 14, 2006

Gazzettino di Pordenone - Martedì, 14 Marzo 2006

Mancano ancora pochi dettagli al ...

vecia

Mancano ancora pochi dettagli al 34. "Processo e Rogo de la Vecia", in programma il 23 marzo (in caso di pioggia, il 25) e che sarà preceduto dal corteo di attori e figuranti, con il fantoccio della vegliarda, lungo le vie della città, che partirà, alle 19, dal Municipio per approdare in piazza 20 Settembre, dove si svolgerà la messa in scena del Processo, a cura del Gruppo teatro Pordenone, con la spettacolare conclusione della Vecia sul rogo.
Ad accompagnare il fantoccio, che è in corso di allestimento e che verrà portato anche nelle scuole, ci saranno la Banda Filarmonica di Pordenone e i figuranti in costume dell'associazione "Il Castello".

Molte saranno le novità di questa edizione, che ha visto la Propordenone far fronte alla prematura scomparsa di Maurizio Lucchetta, che per tanti anni aveva dato voce alla Vecia. «Non è stato facile affrontare il vuoto lasciato da una così grande personalità - afferma il presidente Giuseppe Pezzot - ma è stata nello stesso tempo stimolante la ricerca di un giovane talento che ne potesse raccogliere e continuare la tradizione. Un'apposita commissione ha quindi individuato e seguito nel suo lavoro Andrea Salvadori, che ha lavorato con grande passione e determinazione alla stesura dei testi. Ma anche la Vecia stessa ha voluto rinnovarsi, pur nel segno della continuità, ed il suo creatore, Sergio Raso, le ha regalato, quest'anno, la possibilità di muovere occhi e mandibola, per rendere la rappresentazione ancor più efficace e suggestiva.

Molte ancora sono le novità, che verranno annunciate nel dettaglio durante la conferenza stampa in programma giovedì, alle 11.30, nella sala consiliare del Municipio. Nell'occasione verrà distribuito il libretto, che quest'anno è arricchito dalle illustrazioni di Federico Cecchin , anche lui giovane artista e novello collaboratore di una delle manifestazioni più care e sentite dalla città, che va a sostituire il pregevole lavoro fatto, per molti anni, con grande professionalità, da Marina Pitter.

lunedì, marzo 13, 2006

Auto... "Fiammanti"

Quanto ci tieni alla tua macchina? Nel senso, sei un tipo preciso che la lava tutte le domeniche,
o uno come il sottoscritto, che la lava solo quando la polvere che si è accumulata non fa più capire di che colore è?
Quanto tempo hai dedicato per sceglierla?
Ti vedo mentre ti confronti con gli amici, leggi riviste specializzate, valuti i pro ed i contro dell’usato sicuro e del nuovo.
Ma soprattutto, a cosa hai dovuto rinunciare per averla?
Diciamocelo: per noi italiani, chi più chi meno, l’auto è un piccolo pezzo di noi stessi.
Ora ipotizziamo uno shopping in un tranquillo sabato mattina in C.so Buenos Aires a Milano.
Parcheggiamo ed un gruppo di deficienti, con la scusa di protestare contro chissà cosa, gli da fuoco! Ma ti rendi conto?
A questi mentecatti non va che delle altre persone si riuniscano e, per “esprimere il loro dissenso”, incendiano palazzi, spaccano vetrine e danno fuoco alle auto?
E se non era un auto ma era la “tua” auto?
E se non eri assicurato contro gli atti vandalici?
Ma quanto deve ancora sopportare la gente per bene?
Troppe domande a cui si ha paura di dare delle risposte.

domenica, marzo 12, 2006

LAVORI IN CORTO

Ciao a tutti,
volevo segnalare un concorso molto interessante organizzato dalle ACLI Nazionale e sostenuta anche dall'associazione UnaSp Acli di Borgomeduna Pordenone, Patronato Acli e Caf Acli.
Propongono "Lavori in…corto", un concorso per cortometraggi sui temi del lavoro rivolto a tutte le parrocchie e diocesi italiane, ai centri di promozione della cultura cristiana e, in generale, ai gruppi che si occupano di cinema amatoriale.

Lavori in corto è una proposta diretta soprattutto ai giovani e cerca di coniugare i nuovi linguaggi dei media (in particolare il linguaggio cinematografico) con una attenzione alle attuali, sempre più complesse, questioni del lavoro. Ai parroci, vicini e pastoralmente attenti ai problemi della gente, ai responsabili delle associazioni e a tutti gli operatori interessati si chiede di voler diffondere la proposta e di incoraggiare singoli e gruppi ad aderire al concorso e ad inviare cortometraggi che rappresentino i diversi "volti" del lavoro di oggi.

EVENTO FINALE

I cortometraggi premiati e le opere segnalate verranno proiettati durante la serata del 24 giugno 2006
a Rimini (luogo in definizione)

Presenta

PAOLA SALUZZI

Ospite teatro/cabaret
MARCO MARZOCCA (da Zelig)

Ospite musicale
ANTONELLA RUGGIERO

DOVE SCARICARE IL BANDO Scadenza 15 Maggio 2006
http://www.lavoriincorto.it/BandoCorto.pdf

Per Informazioni
http://www.lavoriincorto.it

martedì, marzo 07, 2006

La magia della rete

Immaginatevi un mondo dove ad ognuno è consentito di “essere chiunque”.
Se si vuole, si può essere ricchi o poveri, professionisti o imprenditori
e in qualsiasi settore ovviamente, ma non solo, si può passare dall’essere uomo a essere donna e viceversa, attraverso un semplice e veloce “click”.
Tutto questo non è un sogno!
Questo mondo esiste ed è il “mondo del virtuale”, quello delle chat.
Come funziona? Semplice. Basta entrare e scegliersi un nome che evochi la persona che si vuole essere.
Chi, ad esempio, sceglierà come nome“LEX52RM” farà capire di avere a che fare con la legge (LEX) magari perché è un avvocato, di essere del 1952 (o in alternativa di avere 52 anni) e di essere di ROMA.
E questo è solo il “nick” (abbreviazione di “nickname” ovvero soprannome).
Si può partire da qui per poi spaziare con la fantasia (o forse si tratta della nuda e cruda realtà), raccontando di avere un ufficio nel centro di Roma, con 5 dipendenti e chissà quali altri aneddoti si potrebbero scoprire...
Una considerazione però è lecita: se uno fa l’avvocato con uno studio di 5 persone che dipendono da lui, è molto probabile che la mole di cause da gestire, lo obblighi a lavorare almeno 12 ore al giorno e, siamo sinceri, chi, dopo 12 ore passate a fare un tipo di lavoro userebbe come passatempo il parlare proprio di quel lavoro?
Intendiamoci, non è che chi si collega in internet, sia così sprovveduto da non sapere queste cose, e fino a quando, consci, si usa la chat come giocattolo, il tutto può essere divertente, quasi con fini liberatori.
I problemi nascono quando si è talmente concentrati sulla nuova identità virtuale che ci si è assunti e che si sta, oltre che descrivendo, “vivendo”, da perdere completamente il controllo di quella che è la realtà effettiva, del mondo reale, quasi rapiti, come se ci si ritrovasse ipnotizzati sotto l’effetto di un incantesimo.
Quindi, così come per una corretta alimentazione oltre alla qualità di quello che si mangia è la quantità che fa la differenza, allo stesso modo, per quanti si possono definire dei veri e propri “divoratori” di chat è importante non esagerare, ed entrare nel mondo virtuale attraverso piccole dosi giornaliere.
Un consiglio utile invece, per tutti coloro che, da inesperti si accingono a entrare nel magico e alquanto misterioso mondo della rete, è quello di ricordarsi di puntare, vicino al vostro pc, una sveglia o il cellulare in modo che allo scattare dell’ora X, l’incantesimo finisca e ciascuno torni a svolgere uno dei compiti più difficili che ci sia: essere se stessi!

Tratto dalla Newsletter di www.progettoprometeo.org