mercoledì, dicembre 20, 2006

martedì, dicembre 19, 2006

A Natale anche il boia và in vacanza
























E' giusto sostenere la pena di morte per punire e per tutelare oppure è paradossale uccidere legalmente chi ha ucciso? Cristianamente parlando è un' attentato al diritto fondamentale alla vita. Anche chi invece è per la pena di morte non potrà non riflettere su ciò che è successo di recente in Florida durante un 'esecuzione capitale.. Quando il confine fra tortura ed esecuzione spesso è talmente labile da far sperare che si ponga la parola fine a questa pratica rude e antica. Davvero poco coerente col concetto di civiltà e modernità, molto più vicina alla vecchia legge del taglione. Comunque per queste feste natalizie molti condannati dei penitenziari americani potranno tirare un sospiro di sollievo grazie al sacrificio inconsapevole di un loro collega detenuto. E molti boia se ne andranno in vacanza a fare l'albero e il presepio e a tirarsi le palle di neve.Non è stato un sacrificio vano quello di Angel Nieves Diaz l' uomo condannato al patibolo per l’omicidio del gestore di un locale di spogliarelli. Il 15 dicembre a Tallahassee in Florida è bastato un errore del boia perchè la sua ececuzione anzichè durare pochi istanti si protraesse per 34 lunghissimi e interminabili minuti. E' stato sufficiente che gli aghi per l'iniezione letale (un cocktail di barbiturici, paralizzanti e cloruro di potassio) non fossero ben inseriti nelle vene perchè il veleno si diperdesse nella muscolatura e nei tessuti molli causando al condannato dolori atroci e contrazioni. Forse il boia era alle prime armi o forse al contrario era distratto dalla consuetudine di quel gesto, fattostà che si è resa necessaria una seconda dose di veleno per porre fine all'agonia. Solo esami approfonditi stabiliranno il grado di dolore che Diaz ha sofferto, intanto però la bella notizia è che Charlie Crist, che prenderà il posto di Jeb Bush alla guida dello Stato, ha ordinato una moratoria delle esecuzioni dopo i primi risultati dell'autopsia, fino a quando una commissione appositamente nominata non avrà completato l'indagine sul metodo di messa a morte utilizzato in Florida. Insomma per questo natale solo tacchini e auguro ai carcerati di gustarli insieme alle loro famiglie. C'è poco da star allegri se si pensa alla situazione cinese. L'Alta Corte della provincia di Liaoning nel nord del paese ha acquistato numerosi furgoni per giustiziare i condannati appena usciti dal tribunale. Niente spreco di celle, ranci, telefonate a casa, i cinesi quando si tratta di risparmiare le pensano tutte! Le associazioni Nessuno tocchi Caino e Amnesty International hanno scritto alla Fiat chiedendo se è al corrente che i suoi furgoni acquistati dal governo cinese vengono attrezzati per tale scopo. Speriamo che almeno l'Italia non si renda complice di queste atrocità. Abbiamo fama di essere un popolo umano e civile, non lasciamoci manipolare da chi non lo è. In Cina fabbricano di tutto, che si fabbrichino anche i furgoni se proprio devono organizzare la mattanza.

Teresa Manicardi

mercoledì, dicembre 13, 2006

martedì, dicembre 12, 2006

Welby, caso senza speranza!



Quello del caso Welby sembrerebbe una questione dalla soluzione semplice ed ovvia. Un uomo che vive in stato di totale infermità fisica da quasi 10 anni chiede che vengano interrotte le tarapie che lo tengono in vita e venga staccato il respiratore; vuole mettere fine alle sue sofferenze e morire col consenso della legge senza esporre nessuno a un reato. Lo Stato si pronuncia: il tribunale di Roma dopo essersi riunito in consiglio decide di dare il nulla osta alla sua scelta, basta stabilire i tempi e i metodi e tutto potrà "risolversi" al più presto. Unico accorgimento da parte del tribunale è il seguente: se il malato welby dovesse soffrire troppo (nonostante la sedazione consentita per veicolarne il trapasso) i medici che lo assisteranno, a loro discrezione, potranno ripristinare la terapia e ricollegarlo al respiratore....e farlo "tornare i vita"!! Una bella responsabilità per quei dottori.
Non sarebbe meglio istituire un comitato etico e deontologico per prendere una così grave decisione? E il comitato, che secondo me dovrebbe comporsi almeno di un medico, uno psicologo e, fondamentalmente anche di un prete, non sarebbe meglio fosse capeggiato dai parenti più stretti? Solo chi ha assistito il malato al suo capezzale nei lunghi anni di degenza può capire da uno sguardo, da una smorfia se e quanto Welby sta soffrendo, il medico lo può solo constatare con misurazioni e macchinari, il prete può accompagnarne lo spirito con la preghiera, lo psicologo può interpretare alcune reazioni e sostenere i familiari, ma solo chi lo ama può prendersi una responsabilità così grande. Se fosse stato così anche nel caso di Terry Schiavo, che sconvolse l'America, la scelta sarebbe stata più giusta, per giusta intendo coerente con il desideri del malato, e lei sarebbe ancora viva; a lasciarla morire (dopo lunga agonia) togliendole gli alimenti e l'acqua fu l'ex marito già risposato e con prole...certo non si può dire l'amasse; immenso il dolore dei genitori che l'adoravano e assistevano da 20 anni. E' strano ma quando l'infermità colpisce una donna raramente il compagno le rimane accanto a lungo, è bello invece vedere la moglie di Welby dopo vent'anni coi capelli bianchi, seduta ancora accanto al suo compagno con la mano stretta nella sua. Che sia un ultimo gesto d'amore quello di Welby... andarsene per lasciarla vivere un pezzettino di vita normale? E se il vuoto invece fosse incolmabile?

Teresa Manicardi

lunedì, dicembre 04, 2006

D'ora in poi...dieta!




FINANZIARIA BULGARA

Leggendo qua e là, in questi giorni, ho avuto conferma dei miei sospetti su logiche e metodi di questi nostri attuali governanti.
Sia chiaro, tutto il mondo è paese, quindi non mi stupirei –un domani- di trovarmi a dire le medesime cose con altri governi. Tant’è, però che oggi tocca a loro!
A loro che, con un colpo di mano hanno trasformato una finanziaria di 200 e passa articoli in una di pochissimi articoli ed uno di questi con quasi mille emendamenti.
Perché? Perché, diversamente, non si sarebbe potuta approvare in questo modo, visto che occorre sia approvarta articolo per articolo. Ed alla camera ne avevano discussi e votati –se non erro- 15!
Congetture? Forse, ma anche considerazioni spontanee. Se non erro, anche Egidio Sterpa sul Giornale di oggi (20 novembre) afferma sostanzialmente le medesime cose. E mi pare che siano in atto le prime avvisaglie di una mozione di incostituzionalità della procedura adottata. Vedremo.
Eppoi qualcuno mi dovrebbe spiegare chi la conosce la manovra che questi onorevoli signori han votato. Nasce da un progetto di oltre duecento pagine che, dalla sua originaria stesura è stato, più che emendato, riscritto.
E considerato che ciò non era sufficiente (credo che –senza rileggerla- nessuno si ricorderebbe la originaria stesura) ecco il maxi emendamento: altre 300 pagine!
Ora, tutte le persone di buon senso sperano che al Senato i più “maturi” rappresentanti del popolo sappiano rimettere le cose in ordine (ci credete?). Altrimenti sperano che un’epidemia di influenza tenga a riposo gli emeriti senatori a vita … per riequilibrare gli schieramenti.
Ma, e purtroppo, dobbiamo fare i conti con la realtà: che la finanziaria sia approvata in entrambi i rami del parlamento.
Risultato: chi ci avrà guadagnato?
Escludiamo gli italiani: saranno gli unici a non beneficiarne, visto che contiene –principalmente- danni e non benefici. Tasse e non risparmi di spesa. False promesse e non sviluppo. Maggiore burocrazia e polizia fiscale. Prelievi forzosi e interventi di interesse corporativo. Senza commentare il cuneo fiscale, che porta benefici al 5% degli imprenditori e lascia il resto a becco asciutto ed a leccarsi le ferite per quanto d’altro –in negativo- la norma contiene (vedi, ad esempio, l’evoluzione degli studi di settore).
Sicuramente –invece- ci guadagneranno le cartiere: pensate solo alle spese per la carta necessaria per riprodurre il testo a beneficio di chi la vorrà o, purtroppo, la dovrà leggere.
Ed i commentatori, coloro che dovranno estrapolare le migliaia di richiami normativi –al solito- criptati: quanti testi vorranno e potranno scrivere sull’argomento?
E conseguentemente ci guadagneranno gli editori, che pubblicheranno questi testi.
E –dopo- quando questi testi l’anno successivo saranno obsoleti, ci guadagneranno coloro che quella carta la smaltiranno e ricicleranno!
Ma allora se è vero che c’è qualcuno che ci guadagna … è realmente una Finanziaria di sviluppo!!!!
E noi che non ci credevamo e l’abbiamo tanto boicottata!
Ha ragione Enrico Letta, che la definisce “Bellissima!” E con lui tutto il coro: compreso Prodi ovviamente, che l’ha talmente decantata ed era talmente certo di quello che il Governo aveva fatto (“Finanziaria equa e di sviluppo!”), da essere convinto che anche il dibattito parlamentare fosse superfluo. E così si è presentato a Montecitorio che mancavano solo gli interventi di Tremonti e Fassino. Troppa sicurezza? O villaneria!!!
L’avrà consigliato Diliberto al ritorno dalla manifestazione romana! Lui in questa Finanziaria, insieme a Rifondazione, ha avuto un grosso peso politico e decisionale. Anche perché, in tema di consigli della sinistra massimalista, una cosa il Primo Ministro l’ha ben capita: i metodi usati per approvarla sembrano metodi noti, metodi di vecchia scuola, di scuola vetero-comunista, bulgara appunto. Plebiscitaria: volente o nolente!
Vero Diliberto? Ai posteri!
Pino Fasulo © nov. 2006

lunedì, novembre 27, 2006

Arrivederci Panto!

Senso civico



Quante parole, quanta approvazione o disapprovazione in questo periodo di finanziaria: ognuno di noi con tante cose da esprimere a riguardo. Cerco di ascoltare le tante voci che si levano, ma spesso torno sempre ad una considerazione iniziale amara: il quasi estinto senso civico di gran parte del popolo italiano. Eppure i nostri genitori (che non sono preistoria, visto che parlo di coloro che oggi hanno circa settanta-ottanta anni) ne avevano in abbondanza: dov’è finito? Nessuno nega l’attrattiva di comportamenti individualisti, nessuno nega l’attrattiva del denaro, del potere, ma pur “concedendo” qualcosa a tutto ciò, sento che manca ancora della sostanza. Tutti che giustificano il proprio comportamento “incivile” attraverso quello - a loro dire - “più incivile” degli altri, che si tratti del signore della porta accanto, del panettiere, dell’impiegato pubblico o del politico, non fa differenza. Doveri e diritti non vanno di pari passo: intanto dammi il mio diritto, poi sul dovere se ne parlerà. O, per girare la frittata dal punto di vista di chi è preposto a erogare diritti al/del cittadino: prima adempi al tuo dovere, poi io ti concederò i tuoi diritti. Sta di fatto che tutti pospongono i doveri ai diritti.
Grandi riforme della scuola, con le famose tre “I”: nessuno nega l’importanza delle tre “I”, ma io ricordo di aver studiato - alle elementari se non erro - educazione civica. Siamo sicuri che non sia il caso di andare a ripescare qualche buono spunto dalle nostre “vecchie” scuole, invece di lasciarsi prendere solo da “innovative” lettere dell’alfabeto? O dobbiamo affidarci unicamente a quegli insegnanti che, nonostante tutto, amano il proprio lavoro e cercano di trasmettere anche senso civico ed altri valori oltre alle tre “I”? Mi sembra addirittura di aver capito che nei programmi delle superiori, a parte le scuole di indirizzo, è stato tolto l’insegnamento del diritto: lo trovo semplicemente assurdo e masochista per uno Stato.

L. Valenti - articolo tratto dal sito www.progettoprometeo.org

sabato, novembre 25, 2006

Il Nuovo calendario-book Eredi Querin 2007






Quest'anno come lo scorso l'azienda di Servizi Funebri Eredi Querin di San Vito al Tagliamento (Pordenone) ha voluto riproporre l'omaggio del piccolo calendario da tavolo simpatico e allegro, che ha riscosso tanto successo anche negli anni passati.
Guidata dalla personalità giovane e professionale di Ivano Querin, l'azienda si è aperta alle proposte creative dell’agenzia di pubblicitaria Eclettika.
Ivano è un ragazzo dinamico, propositivo e impegnato nel suo lavoro a tutto campo.
È consigliere attivo e presente della FENIOF che annovera fra i suoi membri il meglio della imprenditoria funeraria italiana. E' marito e padre di tre figli, uomo colto e attento alle esigenze della clientela, mette a proprio agio con il suo sguardo simpatico è un sopracciglio importante che ricorda un pò quello del cantautore Elio e le storie Tese. Autoironico e moderno con il calendario-book 2007 "Quippy e la sindrome cinese" è già il quarto anno che si cimenta in questa strada comunicativa originale e dal messaggio forte. Nel 2006 l'ironia ha caratterizzato il calendario Eredi Querin a vignette "Istruzioni per ridere 2006"; Nel 2005 e 2004 è diventato il calendario Eredi Querin "Istruzioni per vivere", accompagnato da una campagna di comunicazione ad-hoc sul Gazzettino sui problemi come: fumo, alcol, droga, incidenti domestici - stradali - sul lavoro.
La campagna metteva in guardia giovani e meno giovani dai rischi di morte certa, come a dire: - non ci tengo a fare il tuo funerale quindi sii prudente! A dimostrare che l'imprenditore illuminato può usare la comunicazione sociale non solo come strategia pubblicitaria ma anche come servizio al pubblico.
E in questo Ivano Querin è stato davvero un pioniere. Per il 2007 ha scelto un simpatico racconto ideato dall’agenzia Eclettika creative store room dal creativo Fabio Persi, col contributo del fumettista Federico Cecchin e dalla script wrinter (testi) Teresa Manicardi. Protagonista della storia, suddivisa nelle 52 settimane dell'anno, è il pipistrellino Quippi di professione becchino.
Un messaggio dalla doppia morale: - il becchino come mestiere importante e dignitoso ... - La felicità come meta raggiungibile nella nostra vita quotidiana.... Una tiratura limitata (solo 500 pezzi) per un nuova idea, un calendario-book dalla grafica accattivante e dal segno forte che non passerà certo inosservato e che fa emergere la realtà di Eredi Querin dalla numerosa concorrenza, con un tocco di ironia e di classe in più.

mercoledì, novembre 22, 2006

Italian Blogs for Darfur




Avete mai sentito parlare del DARFUR?

È un’area grande quasi due volte l'Italia e situata nella parte occidentale del Sudan, stato dell'Africa centro-orientale e delimitata da Ciad, Egitto, Etiopia, Libia, Repubblica Democratica del Congo, Uganda, Repubblica Centroafricana e Kenia, ed è in corso un violentissimo conflitto interno fra gruppi armati locali e milizie filo-governative.
Il genocidio Darfur è iniziato quando le aziende petrolifere Francesi misero il naso in un’area che praticamente galleggia nel petrolio. Nessuna guerra etnica o religiosa “semplicemente” una guerra di interesse.

In Darfur si consuma lentamente la distruzione umana senza che il mondo se ne accorga. Ma si, che ce ne frega di quei poveracci, noi adesso dobbiamo pensare ai problemi della finanziaria, all’abbonamento di 11 euro di SKY, al calcio oramai corrotto, alla fiera del lusso, ad Adriano Celentano e il suo ultimo libro, al matrimonio di Tom Cruise….

Le stime dei morti in Darfur vanno da 50.000 ai 450.000 e non è concepibile.
Secondo la maggior parte delle associazioni non governative comunque il numero si aggirerebbe sulle 400.000 unità.
Per questo vorrei che ognuno di noi riflettesse e riservasse un posto nel suo cuore a questo conflitto che dura ormai da molti anni.
Vorrei che i media parlassero di DARFUR come quando parlano dei reality, in modo da espandere la notizia a tutti senza risparmiare nessuno.
Vorrei che si diffondesse e risuonasse più di una pubblicità di un telefonino, più di nuovo orologio e di una nuova macchina, mi piacerebbe che Darfur potesse essere l’esempio per combattere l’ignoranza del mondo.

Per questo ci uniamo all’appello di Italian Blog for Darfur (http://www.itablogs4darfur.blogspot.com) affinché questo spaventoso disastro non venga ignorato dai mass media come è successo fino a oggi, per questo faccio appello ai lettori più sensibili affinché aderiscano alla campagna di Italian Blog for Darfur e firmino la petizione on-line per una maggiore visibilità di questa tragedia. Perché non succeda più che un parlamentare della Repubblica Italiana non sappia dove anzi cosa sia il Darfur, di questo le “Iene” sono state interpreti esemplari.

martedì, novembre 14, 2006

lunedì, novembre 13, 2006

BOOM: E LA COPPIA SCOPPIA!

BOOM: E LA COPPIA SCOPPIA!
Ogni 4 minuti in Italia una coppia scoppia! I divorzi sono aumentati del 68 %! L'ultimo rapporto Eures rivela che, soprattutto al Sud, c'e' sempre più la tendenza a convivere anzichè sposarsi, chi si sposa sceglie la Chiesa e un matrimonio classico spendendo un patrimonio ma solo 1 unione su tre resiste!
L'indagine rivela anche un aumento di matrimoni civili, seconde nozze e mogli straniere ma il dato allarmante è il numero totale dei matrimoni che e' calato di 1/3 (passando da 373.784 unioni nel 1975 a 250.974 nel 2005). Nel 2004 si contano addirittura 128 mila separazioni e divorzi con la media di 352 sentenze al giorno! La crisi non arriva più al settimo anno ma già intorno al terzo-quinto anno di matrimonio. ..Beh considerando gli anni di convivenza pre-matrimoniale si tratta comunque più o meno del settimo anno. Pare siano le donne le prime a rivolgersi ad un avvocato divorzista. I motivi?
Molti, alcuni dei quali vecchi come il mondo, le scappatelle di mariti infedeli che si giustificano con la classica frase: "davvero cara...lei per me non conta niente, è te che amo! " Di fronte a questo le nostre nonne ci avrebbero messo la classica pietra sopra e avrebbero perdonato...Le donne di oggi, emancipate e indipendenti economicamente dicono no!
E danno un taglio definitivo al rapporto.... Ma non sono solo gli uomini a tradire ovviamente, proprio in virtù di quella indipendenza tanto agognata molte donne decidono di "farsi" l'amante.
Per gridare una parità a tutto campo. Una parità di difetti non certo di pregi.
Molti uomini non lo accettano e "impazziscono" lo denuncia l'escalation di omicidi ai danni di donne da parte di ex-conviventi, registrata negli ultimi anni.
Attente donne...fisicamente siamo ancora il sesso debole. In un mondo che cambia e dove tutto è"mobile" anche il matrimonio sembra diventare solo una fase della vita, da ripetersi anche più volte nell'arco dell'esistenza. Una labilità di sentimenti imputabile forse ad una crisi di valori e ad una superficialità nella scelta del partner.
Molti pensano di cambiare vita cambiando compagno/a ma loro rimangono sempre uguali e alla fine si stufano ancora.
Ho riflettuto ripensando ai festeggiamenti per le recenti Nozze d'Oro (50 anni di matrimonio) dei miei genitori.
A gran richiesta il loro consiglio per una lunga e felice vita insieme con sei figli da sfamare è stato: "Sopportatevi , sopportatevi e sopportatevi"...e per le donne da parte di mia madre: "imparate a cucinare!"..qualche giovane moglie dal fondo del ristorante ha risposo: "Viva la Bo-Frost e i Surgelati!"... che a parte gli scherzi sono davvero un bell'aiuto per una donna che lavora....ma anche un marito che dà una mano in casa e collabora è un bell'asso nella manica (visto che ne possiedo uno me ne vanto un pò..). Ma forse è proprio in quel consiglio di due sposi d'altri tempi che oggi ridono con gli occhi e con le labbra che sta il segreto della felicità di coppia: "sopportatevi" e "perdonatevi" ogni giorno.
Anche per questo però ci vogliono anni di allenamento e di pazienza.
Chi vuole tutto e subito dice: no, grazie.

© Teresa Manicardi

martedì, novembre 07, 2006

lunedì, novembre 06, 2006

SICURI SI...MA CON RISERVA

Qualche giorno fa il sito dell'Enac (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) ha pubblicato un Informativa per i Passeggeri, con le Nuove Regole di Sicurezza negli Aeroporti dell'Unione Europea in linea con le leggi sulla sicurezza internazionale negli aeroporti che entrerà in vigore dal 6 novembre 2006 anche in Norvegia, Islanda, Svizzera.
Le nuove regole sono riportate sul sito internet dell'Enac (www.enac-italia.it).
Essendo una novità anche per chi si occupa di aeroporti è una questione che avrà ulteriori sviluppi e perfezionamenti.
Ma non ho potuto fare a meno di notare alcune stranezze. Vediamo nel dettaglio l'elenco dei prodotti che ognuno di noi non potrà d'ora in poi portare con se nei voli a breve-medio e lungo raggio come facente parte del bagaglio a mano che viaggerà in cabina insieme al passeggero:

• Pistole, armi da fuoco e altre armi - e questo ci sembra ovvio.
• Armi appuntite o con spigoli e oggetti taglienti - speriamo non ci siano più casi come quelli denunciati dal programma "le iene" che testimoniavano l'utilizzo di coltelli fuori norma a lama lunga e seghettata nei bar/ristorante degli aeroporti.
• Strumenti smussati - questa definizione forse andrebbe specificata dagli addetti
• Esplosivi e sostanze infiammabili - anche questi sono prodotti di ovvia pericolosità
• Sostanze chimiche e tossiche - queste anche.
• Liquidi - questa categoria di prodotti è la grande novità, mi è stato spiegato direttamente dalla responsabile dell'ufficio stampa dell'Enac (contattata telefonicamente) che è stata introdotta dopo gli attentati sventati il 10 agosto di quest'anno nel Regno Unito.
L'esplosivo in forma liquida era stato nascosto dai terroristi all'interno di alcune boccette di shampoo e prodotti per l'igiene personale.



Vediamo nel dettaglio l'elenco dei liquidi che in realtà sono ammessi ma con limiti di quantità e di modalità di trasporto, che ne consentano il controllo :
• Acqua ed altre bevande, minestre, sciroppi, creme, lozioni ed olii, profumi, sprays, gel, inclusi quelli per i capelli e per la doccia, contenuto di recipienti sotto pressione, incluse schiume da barba, altre schiume e deodoranti, sostanze in pasta, incluso dentifricio, miscele di liquidi e solidi, mascara, ogni altro prodotto di analoga consistenza; a meno che tali liquidi non siano contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore  a 100 mm o equivalente (es. 100 grammi), da trasportare in una busta/sacchetto/borsa di plastica trasparente, richiudibile, completamente chiusa,  di capacità non eccedente 1 litro (ovvero di dimensioni pari, ad esempio, a circa cm 18 x 20) separatamente dall’altro bagaglio a mano.
Per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di uno ed un solo sacchetto di plastica delle dimensioni suddette.
Per busta/sacchetto di plastica trasparente richiudibile  deve intendersi un contenitore che consente di vedere facilmente il contenuto, senza che sia necessario aprirlo e che sia dotato di un sistema integralmente sigillante, come zip oppure chiusure a pressione o comunque una chiusura che dopo essere stata aperta possa essere richiusa. 
Mi sono chiesta come avrebbe fatto una neomamma che viaggia col figlioletto a nutrirlo con soli 100 grammi di latte in polvere o di latte liquido o di pappa.
La responsabile stampa mi ha prontamente risposto che il cibo per lattanti non fa parte di tale elenco, ma rientra nei prodotti trasportabili come i medicinali e i prodotti dietetici: "trasportare, all’interno del bagaglio a mano, possibilmente limitandoli a quanto necessario per  il viaggio aereo, medicinali e  prodotti dietetici, come gli alimenti per bambini. Potrebbe  essere necessario fornire prova dell’effettiva necessità ed autenticità di tali articoli; "
Interessante è l'elenco dei Prodotti di analoga consistenza ammessi e di quelli non ammessi in viaggio.
Fra i non ammessi figurano:
Crema di cioccolata, burro di arachidi, mascara liquido, lucida labbra liquido, yogurt, formaggio fresco, formaggio squagliato (es. camembert), Deodoranti aerosol, roll on.
Sono ammessi invece:
Sandwich preparati con crema di cioccolato, sandwich preparati con burro di arachidi, cipria, fard, rossetto solido, formaggi in forma solida (es. edam, parmigiano), talco in polvere. La lista ci viene detto essere suscettibile di ulteriori sviluppi .
Una cosa che ho trovato buffa è invece la pubblicità occulta del Duty Free a cui il passeggero viene indirizzato velatamente come alternativa al portarsi le cose da casa:
“comprare liquidi come bevande e profumi, conservandone la prova d’acquisto, nei negozi, nei Duty Free situati oltre i punti di controllo di sicurezza, ed a bordo degli aeromobili utilizzati dalle Compagnie Aeree dell’Unione Europea. I prodotti acquistati presso i Duty Free ed a bordo dei suddetti aeromobili saranno consegnati in sacchetti sigillati che si consiglia di non aprire prima di essere arrivati alla destinazione finale. In caso contrario, transitando presso gli eventuali aeroporti intermedi, i liquidi acquistati potrebbero essere sequestrati ai controlli di sicurezza." Così il passeggero dovrà ricomprarli due volte...mah... Quello che ho trovato invece pericoloso, molto pericoloso e l' ho fatto notare anche alla mia interlocutrice dell' ENAC, che devo dire per onor di cronaca essere stata gentilissima e disponibilissima, è la mancanza di nuove contemporanee regole anche sul trasporto in stiva. Anche lì l'eventuale presenza di esplosivo liquido e solido, non dovrebbe essere sottovalutato. Le nuove norme infatti si riferiscono solo al bagaglio a mano. La giornalista mi ha spiegato che siamo solo all'inizio e quindi ancora non sono pronte le indicazioni per quel settore. Nel frattempo però, dico io, tutto quello che è vietato in cabina volendo lo si può trasportare comodamente in stiva.
E allora tutti i controlli e le leggi appena elencati sono poca cosa.. E' come avere il casco in testa ma il sedere scoperto!?

Teresa Manicardi

martedì, ottobre 31, 2006

Come preferisci ricevere la vignetta della settimana?

Mi sono arrivate in precedenza osservazioni sul fatto che la vignetta arrivasse direttamente via mail.
Alcuni si lamentavano che pesava troppo e che poteva intasare la loro posta.
Io poi ho cambiato sistema mettendo un link.

Tu come desidereresti ricevere la mia vignetta?

Vignetta JPG allegata alla mail oppure un link?

Di la tua!
ciao Federico

lunedì, ottobre 23, 2006

martedì, ottobre 17, 2006

Incontriamoci a Pordenone


Ciao a tutti,
pubblico una mia foto che mi ha passato l'Ascom di Pordenone seduto a disegnare durante la festa di Incontriamoci a Pordenone di Domenica 15 Ottobre 2006.
La festa ha riscosso un grande successo grazie al bellissimo tempo e all'affluneza di gente che c'è stata ...parlavano di 100.000 persone!
Ammazza!
Ci vediamo l'anno prossimo!
ciao FEDERICO

lunedì, ottobre 16, 2006

Finanziaria 2007 ... Lo sapevano!

Tra qualche settimana i sondaggi che oggi scontano un contraccolpo atteso sulla popolarità in calo per il Governo in relazione alla Finanziaria, saranno ribaltati. Lo ha detto il sottosegretario alll’Economia con delega al fisco, Vincenzo Visco durante l’intervista a Lucia Annunziata nel programma "Mezz’ora" su Rai Tre di oggi (ndr: 8 ottobre 2006) nel corso della quale ha ribadito che “la Finanziaria la fa il Governo, io mi prendo la mia parte di responsabilità”. Ed infine che “correzioni” alla Finanziaria ci potranno essere ma parzialmente.
Avevo, distrattamente, ascoltato Visco ed udito la piena conferma dell’essere sempre stato “comunista” e ciò aveva confermato, in buona sostanza, i miei pensieri in merito al reale sottostante della Manovra, quando – smanettando sul pc- ho incrociato questo lancio d’agenzia che, appena letto, mi ha fatto stropicciare gli occhi!
Ma come: erano tutti sicuri di aver fatto un ottimo lavoro, di aver fatto del loro meglio per risolvere i problemi degli italiani, erano certi, certissimi (e lo hanno sbandierato ai quattro venti) che gli italiani avrebbero condiviso, compreso, gradito ed applaudito alla manovra Finanziaria ed oggi, il vice-Ministro ci dice che si attendevano un contraccolpo alla loro popolarità? Allora sapevano e mentivano consci di sapere e mentire? Dolo, quindi, non colpa grave?
Vergognoso, pensandoci, per come ci hanno presentato e ci continuano a prospettare le cose.
Ma come! TPS (l’acronimo è d’obbligo perché –diversamente- si riempirebbero le pagine solo per indicarlo!) che si presenta alla corte dei giovani industriali e “magnifica” la finanziaria che “più meglio non si può”, che “se non facevamo così” l’Italia finiva fuori di qui, fuori di lì … ed invece non dice che –facendo così- hanno ottenuto un vero importante risultato: l’Italia è finita fuori dai gangheri, e lo sta dimostrando, e continuerà a farlo.
Guardavo le analisi del sondaggio commissionato da IL GIORNALE (stranamente, in questo periodo, altri non ne ho visto, salvo sentire nominare quello di Eurisko dall’Annunziata, oggi, che poi sostanzialmente conferma i dati di cui dopo) e mi rendevo conto di come, inopinatamente, gli italiani (quelli che, al di là dei “coglioni”, ritengo in buona fede avessero votato Ulivo più per contrastare l’ex-premier che per specifica scelta) potessero essere caduti in un tranello così grande e grave. A ciò –peraltro- indotti dalla sfrontata campagna elettorale, piena di parole e promesse assolutamente non rispettate. Tremino Lor Signori perché se –per disgrazia (loro, e fortuna nostra)- dovessero cadere in uno dei due rami del Parlamento, dovranno rassegnarsi a fare le valigie e ad accomodarsi. Sempre sperando che il Presidente della Repubblica non si presti a tener bordone a questi sciagurati.
Che tanto, di danni ne han già fatti abbastanza, abbastanza –soprattutto- per cercare di allontanarli definitivamente dai quadri di comando della nostra economia. Non ci resta che attendere e continuare a protestare la nostra innocenza, rispetto ad accuse e condanne per le quali veniamo richiesti di pagare un fio che non ci compete.
Gli stessi economisti di area ulivista (cito Giavazzi, solo per fare un nome) riconoscono che potevano bastare 15/18 miliardi e si sarebbero ottenuti i necessari obietti di rispetto delle disposizioni UE.
E contestano la Manovra. Invece … Mala tempora currunt!

P.Fasulo

lunedì, ottobre 09, 2006

giovedì, ottobre 05, 2006

INCONTRIAMOCI A PORDENONE

Vi aspetto il 14 e 15 Ottobre in Piazzetta Cavour con la mia iniziativa satirica Inbrattiamoci a Pordenone, che si svolgerà durante la grande festa di Incontriamoci a Pordenone!
Ah! Vi piace la locandina che ho ideato e realizzato (nello studio dove lavoro) per la manifestazione?
Sono accetti pareri! Grazie!


Scarica qui l'intero programma dell'evento (3 MB circa)

Ciao a presto FEDERICO

martedì, ottobre 03, 2006

mercoledì, settembre 27, 2006

PAROLE SANTE!

Povero Caro Papa, non sai più come calmare la reazione dei fondamentalisti islamici che non aspettavano altro per poter scatenare ancora violenza, ancora disordine. Le Tue parole non solo erano giustificate ma del tutto condivisibili anche da chi non è cristiano.
Parliamo però dei cristiani, dove sono in questi momenti?
Perchè non si schierano con decisione, perchè non scendono in piazza come fanno contro la guerra, contro la mafia, contro i rapimenti, contro le tasse? Perchè noi battezzati cristiani ci nascondiamo?
Perchè ci vergognamo della nostra fede e la viviamo come dimensione intima, privata, quasi bohemiene?
E se Cristo si vergognasse a Sua volta di noi? Ci rinneggasse? Come sarebbe la nostra vita?
Il Papa è il rappresentante vivente di Cristo, il leader spirituale dei cristiani, eppure per molti fa parte solo del nostro folclore, della nostra cultura. Non è certo qualcosa per cui battersi, perdere la faccia con il mondo, (tantomeno la vita) come fecero i Veri martiri cristiani di molte epoche, anche oggi.
Quest'anno sono già ventisei i missionari cristiani assassinati in varie parti del mondo.
Li chiamano "i martiri silenziosi".
Capaci di testimoniare col sacrificio della vita la propria fede, ben lungi da coinvolgere in questo la vita di innocenti.
Finchè rinnegheremo le nostre radici, la nostra fede, chiunque potrà venire ad usurpare le nostre vite, ad imporci con la violenza, ma anche senza violenza la sua fede in un Allah travisato, mal interpretato, usato ogni giorno per giustificare l'assassinio.
Non immaginate nemmeno quante persone sono profondamente, intimamente cristiane ma non testimoniano la loro fede in pubblico per paura del giudizio del mondo.
E non capiscono che peccano di omissione. Un giorno nella chiesa di Lignano Pineta a fianco a me era seduto Rosalino Cellamare, alias RON, si il cantante, proprio lui, chi l'avrebbe mai detto, eppure finita la messa è rimasto in preghiera in ginocchio per lungo tempo. Un'altra volta nella chiesa di San Petronio a Bologna, durante la messa, c'era Lucio Dalla seduto dietro di me. Al momento dello scambio della comunione però è uscito, peccato...
Chissà cosa direbbero i giovani se ad un concerto i cantanti in questione ringraziassero Dio. I cantanti americani però ringraziano Dio pubblicamente anche negli MTV Music Award. Insomma in Europa fede si, ma sussurrata, senza fare troppe scene, come se fosse poco fine palesarla. Poco giovane, poco "in".
Come se affievolire la propria identità culturale e religiosa aiuti il dialogo, ma è esattamente il contrario. Io stessa ho avuto dei dubbi se parlarne in quest'articolo, forse qualche lettore avrebbe potuto sentirsi turbato...
Ma turbato da che? Dall' essere messo di fronte alla propria coscienza, o per paura che qualcuno gli faccia i conti in tasca su quante volte è andato a messa quest'anno?
E se anche fosse? Sapete cosa hanno detto alcuni fondamentalisti islamici di fronte al giudice italiano che li stava giudicando? "Non serve usare la violenza per convincere i cristiani a convertirsi, sono loro i peggiori nemici della loro Chiesa basta vedere come ne parlano, basta vedere quante chiese vuote ci sono".
Bella roba.. Beh..finchè nella Costituzione Europea non ci sarà una riga che parli delle radici cristiane comuni che sono alla base della civiltà europea, la nostra storia resterà amputata di una parte fondamentale.
Un popolo senza storia religiosa non può sostenere un dialogo con gli altri popoli. L'ecumenismo è un'occasione da non sprecare, o un utopia?

Teresa Manicardi

mercoledì, settembre 20, 2006

Oramai ce lo dobbiamo tenere!

Messaggio per i comunisti:
Ora che il tuo governo ha mandato i soldati in Libano,
ora che sta per tagliarti le pensioni,
ora che ti obbligherà a pagare con gli assegni,
ora che ha liberato ladri, assassini e truffatori dalle prigioni,
ora che stabilira’ per legge il periodo delle tue ferie,
ora che aumentera’ le tasse, toglierà fondi ai comuni ..........
Ammettilo: inizi a sentirti un pò coglione?
Beh, qualcuno ti aveva avvertito.

martedì, settembre 19, 2006

GAZZETTINO di Pordenone - 19 Settembre 2006

LE CARICATURE SOLIDALI DI CECCHIN AI CLIENTI DI VICENZUTTO

Un'iniziativa singolare, legata all'abbinamento inedito tra la satira e la carne. Con sullo sfondo, ben visibile, una precisa valenza di solidarietà sociale: raccogliere fondi per chi continua a essere vittima degli orrori mediorientali, ma anche delle malattie che uccidono come le armi. Nonostante la pioggia scrosiante della mattinata, "CarniCature" di Fiume Veneto, ospitata negli spazi della macelleria Vicenzutto, si è rivelata un successo.
Centinaia di persone sono accorse per stare in compagnia a farsi ritrarre dalla matita di Federico Cecchin, per "onorare" il menù preparato dallo stesso Vicenzutto (comprendeva pure gli Involtini Pordenone cotti alla piastra, il paté di foie gras e altre prelibatezze) e alla fine "misurarsi" con satiriche caricature in perfetto stile fumettistico. L'équipe degli organizzatori si è impegnata a fondo per preparate questa piccola grande iniziativa benefica, che aveva lo scopo di aiutare il Caritas Baby Hospital di Betlemme.

«Da qualche tempo - informa Cecchin - sono all'interno del direttivo dell'Associazione aiuto bambini di Betlemme, che segue le tante necessità della struttura sanitaria di quella terra martoriata. Così a Fiume Veneto ho disegnato oltre un centinaio di caricature, che hanno ottenuto enormi risate e tanti applausi».

«Sono felice - prosegue - che questa iniziativa solidale sia andata bene. Ho poi scoperto che macellai e vignettisti sono dello stesso ceppo: sanguigni e taglienti, a modo loro». Raccolti in tutto, grazie alle offerte, 800 euro da destinare ai bambini ospitati a Betlemme, tra le caricature e gli involtini. «E poi - conclude il pordenonese Cecchin, che è anche un esponente del movimento degli Uomini casalinghi, strizzando l'occhio - dicono che i vignettisti e i macellai non sono degli stinchi di santo».

domenica, settembre 17, 2006

Le CARNIcature dolci - salate - taglienti - al sangue

Eccomi qua a illustrarvi la giornata di Domenica 17 Settembre a Fiumeveneto.
Ci siamo veramente distinti con la nostra iniziativa singolare legata alla Satira e Carne.
Nonostante la pioggia scrosciante della mattina, la giornata da Vicenzutto (macelleria) è stata un successo senza confini: infatti centinaia di persone sono accorse per stare in compagnia, mangiare un menù di tutto rispetto preparato da Vicenzutto in persona che comprendeva anche i famosi INVOLTINI PORDENONE cotti alla piastra...deliziosi, del buon patè di Foie Gras e alla fine realizzarsi da me una satirica caricatura su tema della carne e macellai... non per niente le abbiamo chiamate CARNIcature.

L'equipe ha lavorato da giorni per preparate questa piccola ma grande iniziativa di beneficenza che aveva lo scopo di aiutare i bambini dell'ospedale pediatrico CARITAS BABY HOSPITAL di Betlemme di cui io da quest'anno sono all'interno del direttivo dell'Associazione Aiuto Bambini Betlemme.
Credo di aver disegnato (da record) un centinaio di caricature in meno di 3 ore...che hanno riscosso molto successo e enormi risate accompagnate dagli applausi del pubblico spettatore.
Sono felice che questa iniziativa sia andata bene perchè ho scoperto che macellai e vignettisti sono dello stesso ceppo...SANGUIGNI e TAGLIENTI a modo loro.

Abbiamo raccolto in sole 2 ore (causa pioggia) grazie alle mie caricature e alla vendita degli involtini Pordenone,
ben 820 Euro da destinare ai bambini.

E poi dicono che i vignettisti e i macellai non sono ""STINCHI DI SANTI"".

ciao e grazie ancora a tutti
FEDERICO CECCHIN

venerdì, settembre 15, 2006

ARRIVEDERCI ORIANA!
























C’è qualcosa di unico nella vita di Oriana Fallaci: l’assenza. Un’assenza ingombrante che pesa nella scena giornalistica, un’assenza alimentata dal silenzio della critica, un’assenza che l’ha portata ad essere alieno, voce unica ed isolata, emarginata a volte, più spesso accusata e criticata..

Il suo racconto sull’ 11 Settembre “La rabbia e l’orgoglio” fu uno shock civile.
Il grido di Oriana raggiunse milioni di Italiani.
Un grido che fu miccia per un’eco di polemiche a non finire e che si espandeva giorno dopo giorno rafforzato dalle critiche ideologiche, condivisibili o meno, di analisti, giornalisti ma di un’opinione pubblica che poco alla volta si allontanava da quella stessa carta stampata. Una polemica che seppur giusta si era spostata su di un piano personale. L’ostilità marcata ed accesa verso il personaggio Oriana, infiammavano oramai più ancora dell’attacco alle Torri gemelle e all’occidente intero…
Oriana fuori dalle televisioni, fuori dai giornali, Oriana assente …
Ma Oriana sempre più presente nelle librerie e nelle case di quei milioni di italiani che, lontani dalle piazze, la continuavano a leggere e forse ad apprezzare…
Oriana disprezzata da destra e da sinistra oggi come allora… o come ai tempi del Vietnam quando scrisse articoli contro la guerra americana, e per questo fu osannata dai comunisti. Poi fu invitata in Vietnam del Nord, e scrisse che si trattava del regime più sanguinario che avesse mai visto e anche lì, quelli che un minuto prima la osannavano, divennero i suoi peggiori nemici…
Oriana.. una vita in guerra da sempre… da quando, bambina, lottò contro i nazisti al fianco del padre facendo la resistenza tra le file di Giustizia e Libertà col nome di battaglia “Emilia”… aveva 14 anni.
Oriana, una vita sulla luna. Conobbe Conrad a New York, il secondo uomo a mettere piede sulla luna, prima della missione e a lui chiese di portare con sé, tra le stelle, l’immagine di sua madre.
Una volta rientrato, come promesso, Conrad inviò quella stessa fotografia alla madre con una piccola dedica “Ad Oriana.. dall’Oceano delle Tempeste..” triste metafora di quella che sarebbe stata, forse, una vita intera…
E di tempeste Oriana ne vide molte, guerre che la portarono ovunque c’era bisogno di una presenza che testimoniasse quello che accadeva: in Messico, lì dove gli studenti vennero trucidati come in un’arena e fu lei stessa colpita da pallottole e creduta morta sino a quando, in ospedale non si accorsero che ancora viveva, ... a Beirut, in Vietman.. ovunque nel mondo.. portando con sè lo spirito di un giornalismo che era storia perché testimonianza viva e diretta di quello che accadeva..
Guerre che lambirono anche gli affetti personali… come l’amore per Alekos Panagulis, l’unico uomo della sua vita… un amore ucciso tre anni dopo il loro primo incontro in quello che sembrò un incidente stradale. Un sentimento profondo che la portò a scrivere “Un Uomo” cronaca fedele di eventi realmente accaduti, il ritratto di un uomo che ha pagato con la vita il suo sogno di libertà… e con lei il suo sogno di verità
Così come disprezzava il tradimento in Guerra, Oriana lo disprezzava anche nella vita reale… e fu per questo che continuò ad essere fedele a se stessa, non scendendo mai a compromessi.. non cedendo alla facile tentazione di seguire la corrente per diventare qualcuno..
Oriana, donna dalla parte delle donne, coraggiosa, appassionata, indignata… come quando durante quell’intervista a Khomeini tolse il velo che portava sulla testa…
o come quando criticò aspramente la Francia della "Liberté, Égalité, Fraternité"... ma in cui si bruciavano le sinagoghe…
O come quando si scagliò contro l’orrore di Beslan.. terrorismo che colpisce bambini e anime innocenti
Oriana, una vita come un romanzo che sorprende
lei come un alieno, portata via da un alieno più grande ancora
quel cancro con cui aveva parlato, che aveva intervistato e che era diventato compagno fedele..
goccia nell’oceano di una vita che non dimenticheremo….
L'articolo è stato gentilmente Pubblicato anche nel Blog Storia Fatti e Misfatti a cura della gentile Sabrina Bolognini, che ringrazio per commentare liberamente, discutere o semplicemente ricordare ... QUI
Vi invito anche a leggere il commosso saluto di Asia "Oriana, la piccola vedetta della Resistenza"
Uno tra i maestri dell'illustrazione Federico Cecchin impreziosisce questo ricordo con un'illustrazione creata per questo articolo. Grazie Federico, grazie anche a te..

Luisa Maria Carretta

domenica, settembre 10, 2006

sabato, agosto 26, 2006

venerdì, agosto 25, 2006

CARICATURE E VIGNETTE SATIRICHE AL NETCAFÈ DI LIGNANO PINETA

Ecco una foto della serata caricature al Netcafè di Lignano Pineta, un grande successo!
ciao Federico

lunedì, agosto 07, 2006

Un lupo MA...do...NNARO a San Vito al Tagliamento!

È andata benissimo la serata a San Vito al Tagliamento in occasione di ESTATE a SAN VITO.
È stata allestita una mostra delle mie migliori vignette satiriche sotto la loggia (da poco ristrutturata) del Municipio.
Per tutta la serata ho intrattenuto le persone con simpatiche caricature e spiritose vignette.
Ringrazio il madonnaro F.Fedele di Rovigo presente quella sera che mi ha inviato gentilmente una foto della serata... mentre sto disegnando il mio autoritratto di Cecchin lupo MA..do..NNARO!

ciao FEDERICO

martedì, agosto 01, 2006

Caricature e vignette fra un caffè e una e-mail

La sera del 6 Agosto dalle 20.00 in poi il divertimento è assicurato con le buffissime caricature del noto vignettista friulano Federico Cecchin che sarà presente nei locali del Netcafè di Lignano Pineta per una sua performance a fumetti tutta da ridere.
Il giovane artista si cimenterà nella realizzazione estemporanea di caricature che verranno poi regalate ai piu' temerari.
L'iniziativa è gentilmente offerta ai suoi ospiti dallo staff del locale che hanno scelto la mano di Cecchin come attrazione da proiettare su un mega schermo all'esterno del bar.
Sarà allestito uno spazio apposito per ospitare la performance estemporanea dell'artista.
Ti aspettiamo, non mancare!

lunedì, luglio 24, 2006

venerdì, luglio 21, 2006

BARBARA e STEFANO oggi sposi

Un augurio di un buon matrimonio agli amici Barbara e Stefano che si sposeranno Domenica 22 Luglio 2006.
Complimenti!
Federico

martedì, luglio 18, 2006

Liberazione


E' stata approvata la manovra bis sui conti pubblici. Per banche, farmacie, taxi e professioni sono previste regole più "liberali". Le novità principali sono: Liberalizzazione delle professioni. Il provvedimento sulla riforma degli ordini professionali riguarderebbe tutti i tipi di ordine con l'eccezione di quello dei medici e di quello dei giornalisti, Farmaci al supermarket, Rifinanziate le missioni estere, Abolizione limiti tariffe avvocati, Banche adeguamento tassi C/C, Passaggio proprietà auto in comune, Ok a pubblicità per studi professionali, Stop ad esclusiva ad assicuratori-compagnie, Conto tracciabile per i professionisti, Affitti stagionali, doppio il canone minimo. Ora, che vivessimo in un paese particolare, penso proprio che l’avevamo già capito tutti da anni, ma che il paese in cui viviamo fosse profondamente razzista e intollerante verso soltanto una parte della popolazione lavorativa, italiana, tra l’altro, proprio non me lo aspettavo. Le ultime novità del decreto legge Bersani colpiscono a macchia di leopardo, qua e la, chi più chi meno,le categorie di lavoro autonomo. Piccole considerazioni: perché quest’accanimento della sinistra contro i lavoratori autonomi e i professionisti? L’onorevole e ora ministro D’Alema ha espresso più volte, in passato, il suo parere sugli albi professionali definendoli caste elitarie, a suo parere l’unico albo che dovrebbe continuare ad esistere sarebbe quello dei giornalisti. Perché solo quello? Forse perché è iscritto anche lui al suddetto albo?Forse perché, checché ne dicano, può essere comodo avere qualche collega/amico che parla bene di te e del tuo partitello? Chi lo sa! Qualche sera addietro ho visto una trasmissione su una televisione locale dove si affrontavano esponenti della destra e della sinistra milanese sui temi proposti dal decreto legge in questione. Quando, dopo vari battibecchi, l’esponente della destra ha fatto notare che continuando così verrà fatta tabula rasa del lavoro autonomo e così facendo si avranno solo un mondo di dipendenti, l’esponente della sinistra ha risposto bellamente “ sarebbe meglio, così tutti pagheranno le tasse”. Mi si è gelato il sangue nelle vene. Anzi, ho cambiato canale inviperito e ho dato sfogo al nervoso tramite i peggiori vocaboli volgari in mia conoscenza, e che, devo dire, sono pure parecchi. Lo sanno anche i sassi che l’evasione fiscale esiste, però non mi sembra corretto dare per scontato che tutti e sottolineo tutti i lavoratori autonomi, per partito preso, facciano sempre e solo del nero. Siamo sicuri che liberalizzando tutte le professioni ci sia effettivamente un aumento non tanto della concorrenza, cosa che sarebbe logico aspettarsi, quanto questo aumento/miglioramento benedetto dell’economia? E poi? Che dire del tracciamento d’ufficio dei conti correnti? Metodo adottato con la gente sotto inchiesta. Così si può vedere da subito la certa e sicura evasione fiscale gli affari sporchi che tutti gli autonomi fanno. A quando il deposito delle impronte digitali e l’esame del DNA? Mi sembra di tornare al medioevo con la Santa Inquisizione, lavori da solo? Allora sappi che se sgarri ti inchiodiamo/bruciamo. Non importa che senza gli imprenditori medio/piccoli la maggior parte dei lavoratori dipendenti sarebbero a spasso, non importa se sono le piccole aziende ad aver tenuto a galla questo paese fino ad ora, già, le ditte grosse se sono in crisi loro mettono in cassa integrazione e via, subito ad aprire stabilimenti all’estero, dove il lavoro non costa un tubo e dove la vita della gente non vale nulla. Non importa nulla, ma al sottoscritto essere considerato uno che frega, sinceramente mi indigna e mi offende. Purtroppo nella mentalità della gente comune chi fa il professionista è considerato un privilegiato e comunque uno che i soldi li ha. Leggendo sui blog di internet o sui sondaggi dei giornali spesso è uscito il concetto “ che il professionista guadagna tanto, lavora poco e ha tanto tempo libero per se stesso e la famiglia e invece io, dipendente, lavoro 8 ore tutti i giorni in ufficio o in fabbrica”. Ma chi caspita lavora otto ore al giorno e basta? Ci sono dei periodi, e capita sempre più spesso purtroppo, dove le ore sono 12 o 13 o più al giorno senza contare, parlo del sottoscritto ma credo anche di tanti altri, del tempo passato in ufficio i sabati e le domeniche per chiudere i bilanci o le dichiarazioni e dopo tutto questo quanti di noi si possono vantare di avere i miliardi? Non credo tantissimi! Forse staremo meglio, economicamente, di tanti altri, grazie al cielo, ma il merito è anche nostro, nessuno, credo, ci ha mai regalato nulla per il nostro faccione simpatico se non da bambini. I sacrifici è giusto farli ma non è giusto colpire solo una parte solo perché e stata fatta una scelta lavorativa mal tollerata ai più. Sono stufo di sentire i nostri politicanti parlare di tagli, di austerità, di sacrifici di lacrime e sangue quando loro sono i primi a non voler rinunciare a niente, perché per non pesare sulle finanze dello stato non fanno una Legge dove si dice che non è possibile essere rieletti per più di due legislature, dove non prendano migliaia di Euro al mese per nemmeno 26 giorni effettivi di lavoro,e si perché Bertinotti ha inserito una settimana al mese come viaggi e trasferte vari per i signori deputati fuori sede; senza pensioni d’oro ma con una pensione minima di 500 € al mese al raggiungimento dei 65 anni di età? Perché non rinunciano agli affitti agevolati, alle macchine, ai portaborse e ai 200.000 addetti che ogni onorevole ha a disposizione? Perchè? Perché? Perché? Forse perché se ci fosse una Legge così loro dopo dieci anni dovrebbero andare a lavorare, qualcuno anche per la prima volta nella sua vita, e del resto è arcinoto che lavorare è fatica, la fatica è sudore e sudare fa male! Meglio fare il politico. Mi sa che quasi quasi la prossima volta io ci provo a farmi eleggere, ma fino a quando ci sarà la solita gente con il fondo dei pantaloni inchiodato alle poltroncine rosse damascate di Roma, sarà davvero dura riuscire a cambiare qualche cosa. Ma è solo un parere mio personale e basta questo! O no??

F.Mariani - tratto dal sito www.progettoprometeo.org

lunedì, luglio 10, 2006

PALLONE D'ORO A ZIDANE????

Il calcio diventa oggi un'occasione per sentirsi uniti, in grado di coinvolgere tutti, donne, uomini, giovani e anziani, e anche chi non è appassionato. Un evento mediatico senza precedenti, un miliardo di telespettatori in tutto il mondo ha seguito l'evento calcistico dell'anno soffrendo e gioendo con gli italiani, si pensi che persino palestinesi e israeliani hanno corso esultando per le strade indossando entrambi il tricolore. E poi in 500.000 a rendere omaggio agli azzurri al rientro in Italia al Circo Massimo di Roma, una folla festante che rappresenta l'entusiasmo di ogni italiano. E lo meritano davvero questo tributo i nostri azzuri, hanno vinto contro l'invidia degli avversari, contro i pronostici contrari, in una situazione difficile sia sportivamente che politicamente. L'Italia aveva bisogno di questa vittoria, più di qualsiasi altra nazione, una vittoria che ci facesse sentire ancora tutti uniti, tutti italiani, dopo lo scandalo "Moggi", dopo lo spaccamento in due delle elezioni politiche. Una grande soddisfazione anche per lo smacco allo storico snobismo dei cugini francesi e quasi xenofobo dei tedeschi: 25 euro di multa ai tifosi italiani che festeggiavano brandendo bandiere e cantando inni lungo le strade in Germania, prima della partita Italia-Germania. Da non credere. Ragazze italiane residenti in Germania intervistate dalle redazioni dei nostri Tg che auspicavano una netta vittoria dell'Italia per potersi riscattare del razzismo subito in Germania.Quotidiani tedeschi pullulanti di articoli contro la nazionale italiana e gli italiani in genere : " italiani suonatori di mandolino, camerieri, lavapiatti, pizzaioli " come se fosse un'offesa essere considerati dei lavoratori, anzi è motivo d'orgoglio essere identificati come tali...ogni lavoro è nobile. E i fischi dei francesi durante i festeggiamenti dopo la vittoria degli italiani allo stadio di Berlino? Questa vittoria ha messo a tacere le chiacchiere che in Europa stavano mettendo in ombra l'onore calcistico italiano. E' stato anche un mondiale di grandi conferme e grandi rivelazioni; le conferme della validità della leadership di Marcello Lippi molto vicino alla linea tecnica vincente di Bearzot, del valore atletico e umano di Buffon, di Cannavaro, di Del Piero, di Gattuso, di tutta la nazionale...e la grande rivelazione di Fabio Grosso, fatidico autore dell'ultimo goal di domenica sera. Forse meno famoso di alcuni suoi colleghi della nazionale assidui frequentatori di spots pubblicitari e trasmissioni sportive, ma a parere mio un eccezionale atleta dotato di grande stile e precisione autore di goal quasi impossibili. Una grande delusione invece per la reazione violenta del fantasista Zidane dopo le provocazioni verbali di Materazzi, che l'ha portato all'espulsione e a un 'onta che ne ha macchiato la carriera. Non è nuovo a questo tipo di atteggiamenti il calciatore francese, ma oggi la FIFA ha deciso comunque di assegnargli il pallone d'oro come migliore giocatore del mondiale. Non ci si deve stupire poi della violenza negli stadi se un atteggiamento violento sul campo anzichè essere punito viene addirittura premiato. Così come è giusto condannare lui è giusto fare luce sulle ultime vicende calcistiche italiane. E' giusto che il calcio torni ad essere una faccenda pulita, una sfida sportiva basata sulla preparazione atletica e sulle doti a volte geniali dei calciatori, che non dovrebbero essere neanche pagati miliardi perchè anche quella è una violenza...su chi prende 900 euro al mese e deve mantenere la famiglia.

Teresa Manicardi - manicardi_teresa@yahoo.com - articololo tratto dalla newsletter di www.progettoprometeo.org

martedì, luglio 04, 2006

SIAMO IN FINALE!

VEGETAL-BURGER

Immaginate di entrare in un Mac Donald, arrivare alla cassa e chiedere un hamburger senza hamburger. Cioè senza la carne. Solo pane, pomodoro e una foglia di insalata. Questa buffa richiesta accompagnava sempre le mie serate milanesi nei primi anni del 2000 in compagnia della mia amica Anna, vegetariana-carnivora. Chi sono i vegetariani carnivori? Sono anime in pena, splendide persone si intende...non fraintendiamo. Dotate dei migliori propositi e dei più nobili sentimenti nei confroti degli animali. Ma fondamentalmente sofferenti. Vorrebbero essere fedeli alla loro scelta, quella di essere vegetariani, ma di fronte ad una bella grigliata di carne o ad un'amica che addenta un succulento ham burger...si sentono venir meno. Per la pietà direte voi...no..no, per la fame proprio. Ci sono persone che non sono portate per certi tipi di scelte, è troppo per loro. E così era per la mia cara amica Anna. Dopo mesi di seitan (un polpettone vegetale insipido che sostituisce la carne) e dopo avermi vista addentare vari tipi di carne in varie occasioni, quel giorno dopo aver ordinato l'ham burger senza ham burger, corse di nuovo alla cassa...si guardò furtivamente intorno e con voce fioca chiese: "potrebbe infilarci un'hamburger vero nel mio panino?" Non era una proposta oscena intendiamoci, era la supplica di una vera carnivora che aveva solo fatto scelte sbagliate. Cosa significa vera carnivora? Beh secondo la dieta del gruppo sanguigno di Peter J.D'Adamo che mia sorella qualche anno fa brandiva e citava come fosse la Bibbia, il gruppo sanguigno più antico, quello già presente nella preistoria sarebbe stato il gruppo zero. I primi uomini, i primi carnivori erano proprio di gruppo zero; ovviamente di conseguenza chi possiede questo gruppo oggi, sente un bisogno atavico di mangiare carne...e Anna come me è di gruppo zero. A parte le teorie credo che siano un pò il bisogno di ferro e un pò le nostre abitudini culturali a farci sentire questa esigenza. Per me e per la mia amica Anna era semplicemente motivo di gran risate, per sdrammatizzare la serietà dell'argomento e la nostra divergenza di opinioni. Dopo aver trasgredito, mi supplicava di non raccontarlo a nessuno e di non dirlo soprattutto a suo cognato Flavio con cui lavoravo, che era un vegetariano convinto. La cosa buffa è che lei non sapeva che anche Flavio, spesso in giro per lavoro, trovandosi a cene ufficiali e pensando fosse sconveniente dichiararsi vegetariano, faceva delle abbuffate di carne da far impallidire Obelix. Così ognuno di loro col suo scheletro nell'armadio anzi col suo osso di braciola in tasca, continuava a fare la spesa nei supermercati bio frequentatissimi dalla Milano "consapevole" quella che fa gli acquisti giusti, sceglie i prodotti equo solidali e appunto non mangia carne. Tutte cose assolutamente encomiabili, da imitare ma sempre con grande rispetto di noi stessi e dei nostri limiti o esigenze. Oggi che gli anni sono passati, Anna è sempre la mia cara amica, non è più vegetariana, forse a causa della mia frequentazione, ma la sua parte di consapevolezza la fa tutti i giorni lavorando in uno dei più grossi progetti di ecosostenibilità ambientale dell'Unesco a Parigi.

Teresa Manicardi - manicardi_teresa@yahoo.com

martedì, giugno 27, 2006

L'insostenibile leggerezza dell'essere ... nobili

Mi ha lasciata basita in questi giorni il contrasto fra la gravità delle accuse mosse dal P.M. di Potenza Woodcock e accolte dal GIP  contro il principe Vittorio Emanuele...e  la leggerezza  e superficialità con cui lui e il suo enturage stanno rispondendo alle accuse. Il principe è accusato di essere l'elemento centrale di un'organizzazione criminale con attività di gioco d'azzardo, riciclaggio, sfruttamento della prostituzione, tutti crimini testimoniati da numerose intercettazioni telefoniche di colloqui fra lui e vari attori dell'organizzazione, disposte dal PM stesso (solo una piccola parte dell'ampia indagine iniziata nel 2004). Lui si mostra sereno e fiducioso nelle Istituzioni, fiancheggiato dai suoi costosissimi legali, si difende dichiarandosi: " assolutamente innocente, estraneo a qualsiasi accusa". Altrettanto candide quasi infantili le dichiarazioni della moglie: " ...lui è pulito, non ha mai fumato nemmeno uno spinello.."; del cugino Amedeo d'Aosta: "persona influenzabile che non sempre ha avuto buoni consigli ...ma è una persona estremamente buona....di fondo."; della sorella Maria Gabriella al settimanale Oggi " povero fratello mio, se l'è proprio cercata, è caduto per supeficialità e infantilismo in giochi più grandi di lui"..; Sembrerebbe quasi che questo John Woodcock , PM di Potenza, svegliatosi una mattina con l'idea di far visitare la ridente città della Basilicata al principe Vittorio Emanule, abbia deciso di mettergli a diposizione una bella cella fresca con tanto di arresto e accuse infamanti inventate ad hoc. E invece forse bisognerebe rifletetre sul fatto che prima di far scattare le manette il PM ha dovuto motivare le sue accuse con prove e indagini che hanno costituito le 2000 pagine dell'atto d'accusa  e presentarle di fronte al GIP, che le ha valutate attentamente prima di disporre l'arresto. Leggendo i testi delle chiamate riportati dai giornali emergono imbarazzanti volgarità, cinismo, disprezzo per le iniziative di beneficenza a cui presenziava. Scoprire le pecche di una famiglia come la sua, sempre elegante e impeccabile nei modi e nell'impegno a favore di iniziative benefiche è deludente. Dispiacerebbe leggerlo di qualsiasi personaggio pubblico ma trattandosi di lui dispiace ancora di più, forse da un principe ci si aspetta una nobiltà di modi e d'animo all'altezza del suo rango. Un pricipe appartiene alla storia, può commettere dei crimini, ma la bassezza di questi di cui è accusato oggi abbassano quella nobiltà che doveva sollevarlo in alto, come esempio per tutti.
 
Teresa Manicardi