lunedì, febbraio 27, 2006

L'antica tradizione de "EL ROGO DE LA VECIA"

Si tratta d’una tradizione di Metà Quaresima tipica non solo del Friuli Occidentale, ma sparsa in vari luoghi posti in una lunga fascia d'Europa che va dal Portogallo all’Ungheria, e che in particolare in Italia tocca la Lombardia, il Veneto, l’Emilia, la Toscana e il Friuli. In sintesi, un fantoccio di vecchia viene portato, la sera di Mezza Quaresima, in processione, processato, accusato di tutti i mali della comunità locale e condannato al rogo malgrado l’impegno dell’avvocato difensore.

Così più o meno facevano anche i Romani duemila anni fa, nel "Festum Annae Perennae"(15 marzo) e nei "Mamuralia" (16 marzo).

La tradizione, documentata in più di venti località del Friuli Occidentale, oltre a Pordenone, ha avuto alcuni decenni di abbandono nella prima metà del Novecento, ma è ora in forte ripresa in almeno una decina di paesi del Pordenonese, e l’Associazione Propordenone ha avuto in ciò merito notevole. Gli studi di G.Chiaradia hanno contribuito a riportare in auge la tradizione, che è insieme una palingenesi della società locale attraverso la pubblica denuncia dei mali (rito di eliminazione) e un auspicio di futuro migliore (rito di propiziazione).
Nel 2006, la XXXIV edizione si farà la sera del 23 marzo (giovedì di metà quaresima) in Piazza XX Settembre.
La recita del processo sarà sostenuta dagli attori del Teatro "L.Rocco" di Pordenone.

Testi: Andrea Salvadori
Illustrazioni: Federico Cecchin

domenica, febbraio 26, 2006

giovedì, febbraio 16, 2006

Che Plagio!!!

Il nuovo logo della camera di commercio di Pordenone é un plagio!
Addirittura copiato dalla Rai francese...
I plagiatori hanno vinto un premio di 9mila euro! pagati dai professionisti pordenonesi.
Almeno la Camera di Commercio dovrebbe farsi risarcire da questi furbacchioni di plagiatori...

Ecco I siti in questione
http://www.francetelevisions.fr
http://www.pn.camcom.it/


ciao FEDE!

mercoledì, febbraio 08, 2006

Telepordenone Mercoledì 8 Marzo 2006


MA AVRANNO LA MINIMA IDEA DI COSA FARE?


Mancano poche settimane alla fatidica data delle elezioni politiche nel nostro Paese. Sono sempre stata convinta che l’esercitare il diritto di voto fosse soprattutto un dovere e di fronte al pensiero, condiviso da molti, che le elezioni siano solo una perdita di tempo e denaro pubblico, ostinatamente ho sempre sostenuto che fosse sbagliato non andare ad esprimere la propria scelta.
Oggi, però, sono confusa e le mie convinzioni stanno sempre più vacillando, e credo che una buona fetta di elettori stia vivendo la mia stessa situazione. La confusione nasce dal fatto che questa campagna elettorale si sta sviluppando su temi che nulla hanno a che vedere con il futuro del nostro Paese. Stiamo assistendo ad una sfida fra i due Poli su chi è più bravo a dimostrare che l’altro è colpevole di fatti e misfatti con conseguenze di carattere giudiziario, il tutto amplificato dai mezzi d’informazione.
Continuando così ho l’impressione che ad aprile ci troveremo ad andare a votare per chi ai nostri occhi sarà il meno colpevole e non, come dovrebbe essere, per chi ci sembra più indicato a governare il nostro Paese. Noi, uomini e donne della “massa”, vorremmo invece sapere quali sono le prospettive che ci vengono fornite da chi vuole il nostro voto, vorremmo sapere quali interventi sono previsti perché la sanità funzioni meglio, quale sarà il futuro delle pensioni, se i nostri figli frequenteranno una scuola che li preparerà per il futuro, se i nostri giovani avranno qualche possibilità di lavoro, cosa si farà affinché la nostra economia riprenda. Vorremmo, insomma, sapere quali sono le prospettive per le componenti basilari di una vita “normale”.
La pantomima a cui stiamo assistendo sta svuotando di ogni significato il voto popolare, perché sembra che a nessuno, di sinistra, di destra o di centro, interessi nulla del nostro futuro. Mi viene da pensare che, in realtà, manchino completamente le idee su come si governa un Paese e che concentrare l’attenzione della gente su fatti di importanza politica ma di nessun interesse per l’Italia, sia un ottimo mezzo per nascondere il vuoto che c’è nell’affrontare i reali problemi della Società.
Non è che ci si aspetti dai programmi chissà quale soluzione o che si sia così ingenui da pensare che tutto ciò che viene promesso in campagna elettorale si realizzi, ma almeno vedere che qualcuno si pone l’obiettivo di analizzare le difficoltà italiane ci farebbe sentire un po’ più tranquilli sull’avvenire, invece… niente, c’è solo il vuoto. Parole inutili sulle colpe di ognuno vengono sprecate e intanto nessuno che pensi che per far ripartire l’Italia servono azioni e onestà intellettuale. Insistiamo con Prometeo, facciamo sentire la nostra voce e facciamo vedere la differenza che c’è fra il dire e la volontà di fare, chissà mai che torni il buon senso e che si ricominci a pensare e a fare per il nostro Paese.

Morena La Tanza

Tratto dalla Newsletter numero 9 del sito www.progettoprometeo.org

sabato, febbraio 04, 2006

mercoledì, febbraio 01, 2006

Vignette del 1 Febbraio 2006 - Telepordenone

Ciao a tutti ecco le vignette che stasera ho realizzato all'emittente Telepordenone. Si è Parlato di quanto in regione Friuli si parlino lingue diverse per distinguere le proprie vere radici: mi spiego c'è chi parla in Friulano chi parla in sloveno ...insomma un 'incrocio di lingue che credo costi alla regione la quale deve munirsi di traduttori.
Ma non sarebbe più semplice parlare Italiano?
Si è parlato di Berlusconi sempre in TV, di Marco Pottino esponente di Lega Nord a Pordenone e il suo sciopero della fame, della manifestazione In Hoc Signo (tesoro delle croci) www.inhocsigno2006.it - mostra di croci antiche svolta in Friuli con il patrocinio della regione Friuli e Veneto, e per ultimo di Giulio Andreotti in visita a Pordenone.

Buone vignette

Federico!