mercoledì, dicembre 20, 2006

martedì, dicembre 19, 2006

A Natale anche il boia và in vacanza
























E' giusto sostenere la pena di morte per punire e per tutelare oppure è paradossale uccidere legalmente chi ha ucciso? Cristianamente parlando è un' attentato al diritto fondamentale alla vita. Anche chi invece è per la pena di morte non potrà non riflettere su ciò che è successo di recente in Florida durante un 'esecuzione capitale.. Quando il confine fra tortura ed esecuzione spesso è talmente labile da far sperare che si ponga la parola fine a questa pratica rude e antica. Davvero poco coerente col concetto di civiltà e modernità, molto più vicina alla vecchia legge del taglione. Comunque per queste feste natalizie molti condannati dei penitenziari americani potranno tirare un sospiro di sollievo grazie al sacrificio inconsapevole di un loro collega detenuto. E molti boia se ne andranno in vacanza a fare l'albero e il presepio e a tirarsi le palle di neve.Non è stato un sacrificio vano quello di Angel Nieves Diaz l' uomo condannato al patibolo per l’omicidio del gestore di un locale di spogliarelli. Il 15 dicembre a Tallahassee in Florida è bastato un errore del boia perchè la sua ececuzione anzichè durare pochi istanti si protraesse per 34 lunghissimi e interminabili minuti. E' stato sufficiente che gli aghi per l'iniezione letale (un cocktail di barbiturici, paralizzanti e cloruro di potassio) non fossero ben inseriti nelle vene perchè il veleno si diperdesse nella muscolatura e nei tessuti molli causando al condannato dolori atroci e contrazioni. Forse il boia era alle prime armi o forse al contrario era distratto dalla consuetudine di quel gesto, fattostà che si è resa necessaria una seconda dose di veleno per porre fine all'agonia. Solo esami approfonditi stabiliranno il grado di dolore che Diaz ha sofferto, intanto però la bella notizia è che Charlie Crist, che prenderà il posto di Jeb Bush alla guida dello Stato, ha ordinato una moratoria delle esecuzioni dopo i primi risultati dell'autopsia, fino a quando una commissione appositamente nominata non avrà completato l'indagine sul metodo di messa a morte utilizzato in Florida. Insomma per questo natale solo tacchini e auguro ai carcerati di gustarli insieme alle loro famiglie. C'è poco da star allegri se si pensa alla situazione cinese. L'Alta Corte della provincia di Liaoning nel nord del paese ha acquistato numerosi furgoni per giustiziare i condannati appena usciti dal tribunale. Niente spreco di celle, ranci, telefonate a casa, i cinesi quando si tratta di risparmiare le pensano tutte! Le associazioni Nessuno tocchi Caino e Amnesty International hanno scritto alla Fiat chiedendo se è al corrente che i suoi furgoni acquistati dal governo cinese vengono attrezzati per tale scopo. Speriamo che almeno l'Italia non si renda complice di queste atrocità. Abbiamo fama di essere un popolo umano e civile, non lasciamoci manipolare da chi non lo è. In Cina fabbricano di tutto, che si fabbrichino anche i furgoni se proprio devono organizzare la mattanza.

Teresa Manicardi

mercoledì, dicembre 13, 2006

martedì, dicembre 12, 2006

Welby, caso senza speranza!



Quello del caso Welby sembrerebbe una questione dalla soluzione semplice ed ovvia. Un uomo che vive in stato di totale infermità fisica da quasi 10 anni chiede che vengano interrotte le tarapie che lo tengono in vita e venga staccato il respiratore; vuole mettere fine alle sue sofferenze e morire col consenso della legge senza esporre nessuno a un reato. Lo Stato si pronuncia: il tribunale di Roma dopo essersi riunito in consiglio decide di dare il nulla osta alla sua scelta, basta stabilire i tempi e i metodi e tutto potrà "risolversi" al più presto. Unico accorgimento da parte del tribunale è il seguente: se il malato welby dovesse soffrire troppo (nonostante la sedazione consentita per veicolarne il trapasso) i medici che lo assisteranno, a loro discrezione, potranno ripristinare la terapia e ricollegarlo al respiratore....e farlo "tornare i vita"!! Una bella responsabilità per quei dottori.
Non sarebbe meglio istituire un comitato etico e deontologico per prendere una così grave decisione? E il comitato, che secondo me dovrebbe comporsi almeno di un medico, uno psicologo e, fondamentalmente anche di un prete, non sarebbe meglio fosse capeggiato dai parenti più stretti? Solo chi ha assistito il malato al suo capezzale nei lunghi anni di degenza può capire da uno sguardo, da una smorfia se e quanto Welby sta soffrendo, il medico lo può solo constatare con misurazioni e macchinari, il prete può accompagnarne lo spirito con la preghiera, lo psicologo può interpretare alcune reazioni e sostenere i familiari, ma solo chi lo ama può prendersi una responsabilità così grande. Se fosse stato così anche nel caso di Terry Schiavo, che sconvolse l'America, la scelta sarebbe stata più giusta, per giusta intendo coerente con il desideri del malato, e lei sarebbe ancora viva; a lasciarla morire (dopo lunga agonia) togliendole gli alimenti e l'acqua fu l'ex marito già risposato e con prole...certo non si può dire l'amasse; immenso il dolore dei genitori che l'adoravano e assistevano da 20 anni. E' strano ma quando l'infermità colpisce una donna raramente il compagno le rimane accanto a lungo, è bello invece vedere la moglie di Welby dopo vent'anni coi capelli bianchi, seduta ancora accanto al suo compagno con la mano stretta nella sua. Che sia un ultimo gesto d'amore quello di Welby... andarsene per lasciarla vivere un pezzettino di vita normale? E se il vuoto invece fosse incolmabile?

Teresa Manicardi

lunedì, dicembre 04, 2006

D'ora in poi...dieta!




FINANZIARIA BULGARA

Leggendo qua e là, in questi giorni, ho avuto conferma dei miei sospetti su logiche e metodi di questi nostri attuali governanti.
Sia chiaro, tutto il mondo è paese, quindi non mi stupirei –un domani- di trovarmi a dire le medesime cose con altri governi. Tant’è, però che oggi tocca a loro!
A loro che, con un colpo di mano hanno trasformato una finanziaria di 200 e passa articoli in una di pochissimi articoli ed uno di questi con quasi mille emendamenti.
Perché? Perché, diversamente, non si sarebbe potuta approvare in questo modo, visto che occorre sia approvarta articolo per articolo. Ed alla camera ne avevano discussi e votati –se non erro- 15!
Congetture? Forse, ma anche considerazioni spontanee. Se non erro, anche Egidio Sterpa sul Giornale di oggi (20 novembre) afferma sostanzialmente le medesime cose. E mi pare che siano in atto le prime avvisaglie di una mozione di incostituzionalità della procedura adottata. Vedremo.
Eppoi qualcuno mi dovrebbe spiegare chi la conosce la manovra che questi onorevoli signori han votato. Nasce da un progetto di oltre duecento pagine che, dalla sua originaria stesura è stato, più che emendato, riscritto.
E considerato che ciò non era sufficiente (credo che –senza rileggerla- nessuno si ricorderebbe la originaria stesura) ecco il maxi emendamento: altre 300 pagine!
Ora, tutte le persone di buon senso sperano che al Senato i più “maturi” rappresentanti del popolo sappiano rimettere le cose in ordine (ci credete?). Altrimenti sperano che un’epidemia di influenza tenga a riposo gli emeriti senatori a vita … per riequilibrare gli schieramenti.
Ma, e purtroppo, dobbiamo fare i conti con la realtà: che la finanziaria sia approvata in entrambi i rami del parlamento.
Risultato: chi ci avrà guadagnato?
Escludiamo gli italiani: saranno gli unici a non beneficiarne, visto che contiene –principalmente- danni e non benefici. Tasse e non risparmi di spesa. False promesse e non sviluppo. Maggiore burocrazia e polizia fiscale. Prelievi forzosi e interventi di interesse corporativo. Senza commentare il cuneo fiscale, che porta benefici al 5% degli imprenditori e lascia il resto a becco asciutto ed a leccarsi le ferite per quanto d’altro –in negativo- la norma contiene (vedi, ad esempio, l’evoluzione degli studi di settore).
Sicuramente –invece- ci guadagneranno le cartiere: pensate solo alle spese per la carta necessaria per riprodurre il testo a beneficio di chi la vorrà o, purtroppo, la dovrà leggere.
Ed i commentatori, coloro che dovranno estrapolare le migliaia di richiami normativi –al solito- criptati: quanti testi vorranno e potranno scrivere sull’argomento?
E conseguentemente ci guadagneranno gli editori, che pubblicheranno questi testi.
E –dopo- quando questi testi l’anno successivo saranno obsoleti, ci guadagneranno coloro che quella carta la smaltiranno e ricicleranno!
Ma allora se è vero che c’è qualcuno che ci guadagna … è realmente una Finanziaria di sviluppo!!!!
E noi che non ci credevamo e l’abbiamo tanto boicottata!
Ha ragione Enrico Letta, che la definisce “Bellissima!” E con lui tutto il coro: compreso Prodi ovviamente, che l’ha talmente decantata ed era talmente certo di quello che il Governo aveva fatto (“Finanziaria equa e di sviluppo!”), da essere convinto che anche il dibattito parlamentare fosse superfluo. E così si è presentato a Montecitorio che mancavano solo gli interventi di Tremonti e Fassino. Troppa sicurezza? O villaneria!!!
L’avrà consigliato Diliberto al ritorno dalla manifestazione romana! Lui in questa Finanziaria, insieme a Rifondazione, ha avuto un grosso peso politico e decisionale. Anche perché, in tema di consigli della sinistra massimalista, una cosa il Primo Ministro l’ha ben capita: i metodi usati per approvarla sembrano metodi noti, metodi di vecchia scuola, di scuola vetero-comunista, bulgara appunto. Plebiscitaria: volente o nolente!
Vero Diliberto? Ai posteri!
Pino Fasulo © nov. 2006